In risposta alla necessità dell’Europa di essere meglio attrezzata per agire e “affrontare in modo autonomo, coordinato e con un approccio a 360°, le sfide e le minacce immediate e future”, si fa riferimento nel testo delle conclusioni del Consiglio Europeo, come sottolineato e come era stato espresso anche dalla parte greca.
Gli Stati membri devono “prendere l’iniziativa per attuare tutti i settori prioritari identificati a livello UE”, in linea con la tabella di marcia per la prontezza difensiva europea presentata dall’Alto Rappresentante. Inoltre, “sfruttando l’orientamento strategico, affinché l’Europa sviluppi l’intero spettro delle capacità moderne necessarie, in piena coerenza con la NATO”, si fa riferimento al supporto dell’Agenzia Europea della Difesa e sulla base di un approccio complessivo coerente.
Inoltre, invita gli Stati membri a completare il processo di creazione di alleanze di capacità in tutti i settori prioritari entro la fine dell’anno e a procedere con progetti specifici che inizieranno nel primo semestre del 2026. L’obiettivo è ridurre le dipendenze strategiche e colmare le lacune industriali critiche, ma anche essere in grado di fornire meglio l’equipaggiamento nelle quantità e con il ritmo richiesto.
Allo stesso tempo, il Consiglio Europeo condanna la violazione dello spazio aereo di molti Stati membri e sottolinea in due punti delle conclusioni che devono essere prese in considerazione le minacce alle altre frontiere dell’UE, “sottolineando l’importanza di garantire la difesa di tutte le frontiere terrestri, aeree e marittime dell’UE. Le minacce immediate sul fianco orientale dell’UE e la fornitura di supporto specifico agli Stati membri devono essere affrontate come questioni prioritarie”.
Nel testo delle conclusioni, il Consiglio Europeo fa riferimento agli intensi attacchi ibridi della Russia e della Bielorussia e alle recenti violazioni dello spazio aereo dell’UE e sottolinea “l’importanza della stretta cooperazione tra gli Stati membri per il rafforzamento complessivo delle loro capacità difensive e di sicurezza”. I leader dell’UE hanno deciso che, per rispondere alle esigenze e alle minacce più immediate, i lavori devono concentrarsi in particolare su progetti specifici per rafforzare gli sforzi comuni degli Stati membri “per migliorare le loro capacità nel settore della difesa contro i droni e della difesa aerea, in modo coordinato”.
Inoltre, invita gli Stati membri ad accelerare lo sviluppo congiunto di risorse spaziali e sottolinea l’importanza del corretto funzionamento e del ulteriore completamento del mercato della difesa europeo in tutta l’Unione, inclusa l’accessibilità transfrontaliera alle catene di approvvigionamento nel settore della difesa.
Allo stesso tempo, solleva la questione della supervisione del piano, sottolineando “l’efficace supervisione politica e il coordinamento per monitorare i progressi e intensificare i lavori dei ministri della difesa nel Consiglio riguardo alla prontezza difensiva dell’Europa”. Questi lavori si baseranno su una relazione annuale sulla prontezza difensiva.
Infine, nel testo delle conclusioni si sottolinea l’importanza della stretta cooperazione con l’Ucraina e della sua integrazione nell’industria della difesa europea. (23/10/25)
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