Bruxelles (enr) – La presidente della commissione cultura e istruzione del Parlamento europeo, Nela Riehl, ha reagito in modo cautamente positivo alle proposte della Commissione europea per il futuro finanziamento di progetti culturali e educativi da parte dell’UE. Sebbene la commissione non sia completamente soddisfatta dell’importo previsto per i fondi in questo settore nel quadro finanziario pluriennale dell’UE (MFF), il progetto del MFF mostra anche che “la cultura è riconosciuta come valore e come strumento strategico”, ha dichiarato la politica di Amburgo in un’intervista ai European Newsrooms (enr).
La commissione ha richiesto di pianificare in futuro due percento dei fondi previsti nel MFF per scopi culturali e educativi. Anche se questo obiettivo del due percento non sarà raggiunto, il progetto prevede un aumento delle spese per cultura e istruzione. “Poteva andare peggio”, ha detto Riehl, che ha sottolineato che attualmente nell’UE vengono spesi molti soldi per la difesa. Questo è del tutto giusto, ha affermato Riehl. “Ma se non è per la cultura, per la libertà di espressione (…) e per la costruzione di una società resiliente: cosa stiamo difendendo, in realtà?”
Secondo la Commissione europea, il progetto del MFF per gli anni 2028-2034 prevede, tra l’altro, 41 miliardi di euro per il programma di incontro e istruzione Erasmus+, e 9 miliardi di euro per un nuovo programma chiamato AgoraEU, che dovrebbe sostenere la cultura, i media e i valori della comunità.
Rischi per i lavoratori culturali
Tuttavia, Riehl vede un rischio in AgoraEU, che deriva dalla fusione di diversi programmi singoli. La Commissione europea afferma che questo rende il finanziamento più flessibile, ma il prezzo da pagare è una minore stabilità dei finanziamenti, che è importante per il settore culturale. È preoccupante, ad esempio, che la parola film non compaia affatto nella descrizione. Si teme che per le grandi aziende sarà molto più facile accedere ai programmi di finanziamento, mentre per i cineasti indipendenti, ad esempio, diventerà notevolmente più difficile.
Il quadro finanziario per gli anni 2028-2034 dovrebbe consentire spese totali dell’UE di circa due trilioni di euro, circa 700 miliardi di euro in più rispetto a quanto previsto per l’attuale periodo di bilancio settennale. Gli Stati membri dell’UE devono approvare il MFF all’unanimità, e il Parlamento europeo deve dare il suo consenso. Se in Parlamento non si raggiunge la maggioranza necessaria, la proposta è considerata respinta.
Nela Riehl è deputata europea per il partito Volt e fa parte del gruppo dei Verdi/Alleanza Libera Europea nel Parlamento europeo. (19 novembre)
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