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Strasburgo, Francia – La mediatrice europea per la Giustizia, Teresa Anjinho, ha riscontrato lacune nella preparazione, da parte della Commissione Europea, di quattro proposte legislative considerate urgenti, raccomandando maggiore attenzione e trasparenza come previsto dal regolamento Legiferare Meglio.
Secondo un comunicato diffuso oggi, Anjinho ha trovato lacune procedurali nel modo in cui l’esecutivo comunitario ha preparato quattro proposte legislative che considerava urgenti e che, nel complesso, “equivalgono a [una situazione di] cattiva amministrazione”.
La mediatrice europea ha ritenuto che, nella preparazione di queste proposte legislative urgenti, la Commissione non abbia rispettato alcune parti delle proprie regole di “Legiferare Meglio”, destinate a garantire che l’elaborazione delle leggi sia basata su evidenze, trasparente e inclusiva.
Teresa Anjinho ha raccomandato alla Commissione di garantire “un’applicazione prevedibile, coerente e non arbitraria delle regole di ‘Legiferare Meglio’ e che la futura preparazione urgente di proposte legislative sia sempre trasparente, basata su evidenze e inclusiva”.
Sono state inoltre presentate suggerimenti, alla luce della prossima revisione delle regole di “Legiferare Meglio”, inclusa la chiarificazione degli standard minimi per le consultazioni con le parti interessate in procedure urgenti.
La Mediatura europea per la Giustizia ha condotto tre inchieste, avviate da reclami, che hanno esaminato se la Commissione abbia applicato le regole e le procedure normali di elaborazione delle politiche nella preparazione di progetti legislativi relativi alla dovuta diligenza in materia di sostenibilità delle imprese (Omnibus), alla Politica Agricola Comune (PAC) e alla lotta contro il traffico di migranti.
Erano in gioco problemi come la divulgazione di documenti e modifiche ai tempi per le consultazioni. (27/11/25)