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Brusel – La Slovacchia vuole, dopo il Nuovo Anno, insieme agli altri Paesi del Gruppo di Visegrad (V4), aprire a livello dell’UE la questione della possibile carenza o indisponibilità di insulina nella regione dell’Europa centrale. Lo ha dichiarato martedì (2.12.) il ministro della Salute Kamil Šaško (Hlas-SD) dopo la riunione del Consiglio dell’UE per l’occupazione, la politica sociale, la sanità e la tutela dei consumatori (EPSCO) a Bruxelles, informa il corrispondente della TASR.

Kamil Šaško ha ricordato di essere arrivato a Bruxelles per i negoziati dei ministri europei della sanità con l’intenzione di aprire un tema di cui aveva già parlato lunedì (1. 12.) in Slovacchia, ovvero la minaccia di indisponibilità dell’insulina.

Il Consiglio dei ministri si è concentrato martedì a Bruxelles in via prioritaria sulla legge sui medicinali critici e sulla preparazione del futuro bilancio a lungo termine dell’UE, ma Šaško ha colto l’occasione per un negoziato bilaterale con il ministro della Salute ceco e con la delegazione ungherese. Secondo le sue parole era previsto anche un incontro con la ministra della Salute polacca, che però all’ultimo momento non ha potuto partecipare alla riunione.

«Dal mio punto di vista questo tema è però molto importante», ha detto Šaško. Ha aggiunto che la Slovacchia, che ne parlerà anche con l’Ungheria in qualità di Paese che detiene la presidenza della V4, prenderà l’iniziativa affinché già all’inizio dell’anno venga aperta a Bruxelles la questione della possibile carenza o indisponibilità di insulina, che rappresenta una seria sfida per i diabetici della regione dell’Europa centrale.

«Penso che sia giunto il momento di vedere come l’UE garantirà per l’intera regione dell’Europa centrale la produzione o la disponibilità di questo farmaco fondamentale», ha descritto la situazione Šaško.

Alla domanda sul perché incomba il rischio di un deficit di insulina, il ministro ha spiegato che il problema è sorto presso il titolare della licenza. Ha precisato che nella regione dell’Europa centrale i pazienti sono più spesso impostati sul cosiddetto insulina umana e che il titolare della licenza o il produttore di insulina ha semplicemente deciso di porre gradualmente fine a tale produzione.

«E le alternative sono poche. Non si tratta di sapere se accadrà, accadrà. È davvero il momento di agire. Questo è stato uno dei primi temi di cui ho parlato proprio un anno fa. Siamo un anno avanti e penso che sia davvero un tema che sicuramente apriremo anche a livello della V4, affinché siamo preparati e i nostri pazienti abbiano un trattamento disponibile, così come ne hanno bisogno», ha detto Šaško. Ha precisato che questa questione deve essere affrontata separatamente, al di fuori delle discussioni a livello dell’UE sui medicinali critici. (3 dicembre)

«È giunto il momento di vedere come l’UE garantirà per l’intera regione dell’Europa centrale la produzione o la disponibilità di questo farmaco fondamentale.» Kamil Šaško