BELGRADO – Il capo della Delegazione dell’Unione europea in Serbia Andreas fon Bekerat ha valutato come importante il fatto che nella dichiarazione del presidente della Serbia Aleksandar Vučić, che ha annunciato che non parteciperà al Vertice UE – Balcani occidentali, sia stato chiaramente sottolineato il messaggio che la Serbia continuerà il percorso europeo finché lui sarà presidente.
Bekerat ha aggiunto che il desiderio dell’UE era che Vučić fosse a Bruxelles al Vertice. “Ho preso attentamente atto dei commenti del presidente Vučić ieri sera. E, naturalmente, avremmo voluto vedere il presidente Vučić all’incontro di Bruxelles. Ma penso che ciò che mi è davvero rimasto come messaggio chiave dai suoi commenti sia la sua sottolineatura molto, molto chiara del fatto che, finché lui sarà presidente, la Serbia continuerà il cammino verso l’Unione europea”, ha dichiarato il capo della delegazione dell’UE in Serbia.
Bekerat lo ha dichiarato alla conferenza internazionale annuale “Flussi strategici” dedicata alla Comunità politica europea, al suo posto nell’odierna architettura strategica europea e alla sua importanza per i paesi della regione, organizzata dal Forum per gli studi strategici nella Casa europea. Ha sottolineato di accogliere con grande favore il forte impegno del presidente Vučić e della presidente della Commissione parlamentare per l’integrazione europea Elvira Kovač per quanto riguarda il processo di adesione della Serbia all’Unione europea. “Ora mi aspetto davvero che questo impegno si traduca in attività concrete per quanto riguarda l’attuazione delle riforme”, ha affermato. Parlando del Cluster 3 che la Serbia si aspetta di aprire, Bekerat ha ricordato che la Commissione europea ha confermato già nel 2021 che la Serbia ha soddisfatto le condizioni tecniche, ma che ora la decisione spetta agli Stati membri e che martedì non sono stati in grado di raggiungere un accordo in merito. Ha affermato che torneranno nuovamente su questa questione il prossimo anno e ha aggiunto che i progressi nel campo dello stato di diritto e dei diritti fondamentali contribuirebbero in modo significativo a facilitare per gli Stati membri l’adozione di una decisione positiva sull’apertura del Cluster 3.
Come ha detto, come indicato nel quadro negoziale tra Serbia e UE, la dinamica del processo di adesione sarà basata e determinata, innanzitutto, dalle riforme nel campo dello stato di diritto e dei diritti fondamentali, ma anche dai progressi nella normalizzazione delle relazioni con Pristina. Per quanto riguarda le riforme, in linea con la relazione annuale presentata all’inizio di quest’anno, afferma che attendono con grande interesse un’accelerazione delle riforme in tutti i settori, ma soprattutto nel campo dello stato di diritto e dei diritti fondamentali, compresa l’indipendenza della magistratura, l’autonomia della procura, le riforme elettorali. Ha aggiunto che nella relazione annuale è stato indicato che si è verificata una battuta d’arresto nel campo dello stato di diritto e dei diritti fondamentali ed è proprio per questo che è di importanza eccezionale vedere un’accelerazione delle riforme in questi settori. (17 dicembre-)
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