Bruxelles – La Commission europea (CE) martedì (16.12) ha presentato il piano d’azione europeo per un alloggio a prezzi accessibili. Al Parlamento europeo si occupa di questo tema una commissione speciale per la crisi abitativa (HOUS), in cui operano due eurodeputati slovacchi – Martin Hojsík (PS) e Monika Beňová (Smer-SD), informa il corrispondente della TASR.
La Commissione europea vuole garantire ai cittadini dell’UE un migliore accesso ad alloggi a prezzi accessibili, sostenibili e di qualità.
«Avere una casa è la base per la famiglia e la qualità della vita. L’inaccessibilità degli alloggi minaccia il futuro dei giovani in Slovacchia e in tutta l’UE. A Bratislava un giovane medio dovrebbe mettere da parte quasi 24 anni di stipendio intero per potersi permettere un appartamento di 75 metri quadrati», ha avvertito il vicepresidente del PE Martin Hojsík.
Secondo lui è quindi giunto il momento che l’UE e le sue istituzioni cerchino anche soluzioni europee comuni a questo problema.
Le proposte della CE per alloggi accessibili non sono perfette, ma vanno nella giusta direzione
«Sono lieto che dopo diversi anni anche del mio impegno la Commissione europea abbia finalmente messo sul tavolo queste proposte. Non sono perfette, ma vanno nella giusta direzione», ha dichiarato. Ha precisato che sarà fondamentale un migliore coinvolgimento e accesso ai finanziamenti per la costruzione di alloggi in affitto per le amministrazioni locali, la digitalizzazione e l’accelerazione delle autorizzazioni, la priorità all’utilizzo di immobili sottoutilizzati o trascurati nelle città rispetto all’occupazione di terreni agricoli, ma anche meno burocrazia nell’utilizzo di nuovi materiali ecologici che riducono i costi per i costruttori. Secondo lui queste sono proposte che aiuteranno a rendere l’alloggio più accessibile per tutti.
Monika Beňová ha sottolineato che i prezzi degli appartamenti e degli affitti crescono in tutta Europa più rapidamente dei salari, dal 2010 i prezzi delle abitazioni nell’UE sono aumentati in media di oltre il 50 per cento e gli affitti di un quarto.
«Per i giovani, le giovani famiglie o i lavoratori nelle città l’alloggio sta diventando un lusso inaccessibile. Questo problema da tempo non è più solo economico, è diventato anche sociale. La Commissione ammette che il mercato degli alloggi sta fallendo e presenta un piano per sostenere l’alloggio a prezzi accessibili. Parla di maggiori investimenti nella costruzione e nel rinnovo degli appartamenti e dell’allentamento delle norme sugli aiuti di Stato, affinché gli Stati e le città possano agire più rapidamente e in modo più flessibile. Per la Slovacchia è un segnale importante. Bruxelles si rende finalmente conto che l’alloggio non può essere lasciato esclusivamente al libero mercato», ha dichiarato.
Secondo lei uno dei principali ostacoli alla costruzione di appartamenti è la burocrazia, quando l’intreccio di norme europee e nazionali prolunga i processi di autorizzazione, aumenta i costi e scoraggia le piccole imprese edili. Sostiene che l’UE deve seguire la strada di regole più semplici e decisioni più rapide.
Ritiene interessante il tentativo di coinvolgere le banche regionali e di sviluppo nel finanziamento dell’edilizia sociale e in affitto. «L’Europa però esita di fronte a grandi investimenti pubblici. Eppure proprio questi potrebbero portare un cambiamento rapido e tangibile. L’alloggio infatti non è solo una merce qualsiasi, è un bisogno vitale fondamentale», ha detto. La proposta della CE di monitorare meglio i prezzi degli immobili e i rapporti di proprietà, per evitare speculazioni, è secondo lei interessante anche per la Slovacchia. (17 dicembre)
go to the original language article
