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È stata una priorità per la Danimarca durante la presidenza del Consiglio dell’UE sostenere l’Ucraina.

Lo afferma la prima ministra Mette Frederiksen (S) in una conferenza stampa dopo il vertice dell’UE.

Qui esprime la sua soddisfazione per il fatto che i leader dei paesi dell’UE siano riusciti a concordare fondi per l’Ucraina.

– Oggi abbiamo trovato una soluzione che garantisce 90 miliardi di euro all’Ucraina.

– Si tratta di un prestito che l’Ucraina non dovrà rimborsare finché la Russia non pagherà i risarcimenti. In questo modo il nostro sostegno all’Ucraina è garantito, afferma Mette Frederiksen.

La soluzione però non è finita per essere la proposta di un prestito di risarcimento all’Ucraina proveniente dai fondi russi congelati, che Mette Frederiksen aveva sostenuto prima del vertice.

– Prima del vertice avevo sostenuto una soluzione, ma penso che il risultato sia diventato abbastanza buono, afferma Mette Frederiksen.

Mette Frederiksen aveva però – come una serie di altri leader dei paesi dell’UE – sperato che il prestito potesse essere preso direttamente dai fondi russi congelati.

In questo modo i bilanci dell’UE e dei paesi dell’UE non sarebbero stati gravati.

Invece ora si finisce con il fatto che l’UE stessa deve contrarre un prestito di 90 miliardi di euro, che viene poi concesso senza interessi all’Ucraina. In questo modo i paesi dell’UE si assumono i costi del prestito.

Se la Russia non pagherà i risarcimenti in un accordo di pace, in linea di principio saranno anche i contribuenti dei paesi dell’UE a rimborsare il prestito.

Tre paesi dell’UE ottengono il permesso di restare fuori dal prestito. In altre parole, non dovranno pagare per l’Ucraina.

Si tratta di Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia.

In questo modo il sostegno dell’UE all’Ucraina si riduce ora da 26 paesi a 24 paesi.

L’Ungheria è da tempo contraria al sostegno all’Ucraina.

Mette Frederiksen non teme però che il sostegno all’Ucraina stia per sgretolarsi nell’UE.

– Guardo al risultato, e oggi è un esempio del fatto che, quando qualcosa è necessario, siamo in grado di fornire.

– Ma molti leader sono sotto pressione nazionale nei loro parlamenti, e questo purtroppo cambia l’atmosfera in Europa. È ciò su cui Putin spera, afferma Mette Frederiksen.