Bruxelles – Annunciato il 16 dicembre, un accordo di pesca tra le autorità britanniche, norvegesi, faroesi e islandesi fissa « un totale ammissibile di catture (TAC) di oltre 299.000 tonnellate » di sgombri nel 2026, « cioè il 72 % in più rispetto alle raccomandazioni scientifiche », deplora Bruxelles.
« Questa decisione è stata presa senza previa consultazione con l’Unione europea », sottolinea la Commissione, in un comunicato trasmesso all’AFP.
« Ciò avviene mentre lo stock è già al di sotto dei limiti biologici e rischia di crollare, aggravando così il problema della sovrapesca. Uno sfruttamento così eccessivo minaccia di causare danni irreversibili alla popolazione di sgombri », mette in guardia Bruxelles.
In Francia, i rappresentanti dei pescatori hanno denunciato poco prima la decisione « unilaterale » e « inammissibile » del Regno Unito, della Norvegia, delle Fær Øer e dell’Islanda, « Stati che non rispettano i pareri scientifici », ma che potranno comunque esportare i loro prodotti verso l’UE. (23 dicembre 2025)
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