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Bruxelles (ANSA) – Austria, Croazia, Repubblica Ceca, Grecia, Slovacchia e Slovenia chiedono che il Consiglio europeo avvii i negoziati di adesione all’Ue con la Bosnia-Erzegovina in linea con le aspettative del vertice di dicembre. “Nelle ultime settimane e negli ultimi mesi la Bosnia-Erzegovina ha realizzato più riforme sostanziali che negli anni precedenti e il lavoro su ulteriori riforme è in corso”, scrivono i ministri per gli Affari europei del gruppo Amici dei Balcani in una lettera indirizzata ai loro omologhi Ue, riuniti oggi a Bruxelles dove si discuterà il dossier.

“Alla luce di ciò riteniamo che sia essenziale cogliere lo slancio e l’attuale finestra di opportunità e decidere di aprire i negoziati di adesione con la Bosnia-Erzegovina. In questo modo – scrivono i ministri – la Bosnia-Erzegovina si incamminerà saldamente sulla strada dell’Unione europea e farà un passo avanti verso l’Ue”. “In caso contrario – avvertono – si indebolirebbe il ruolo dell’Ue nei Balcani occidentali e si invierebbe un messaggio negativo all’intera regione a cui abbiamo promesso che il suo futuro è all’interno dell’Ue più di 20 anni fa”.

Al vertice dello scorso dicembre, che ha dato via libera all’avvio dei negoziati di adesione per Ucraina e Moldavia, i leader europei hanno chiesto un ulteriore approfondimento su Sarajevo alla Commissione europea che la settimana scorsa ha dato parere favorevole sul raggiungimento del “necessario livello di conformità con i criteri di adesione” per aprire i negoziati con la Bosnia-Erzegovina.

Dopo il passaggio odierno in Consiglio Affari generali, la parola definitiva spetterà nuovamente ai leader europei che si riuniranno giovedì e venerdì prossimi. L’iniziativa, sottolineano fonti diplomatiche, si pone in continuità con l’impegno di Roma a sostegno del processo di integrazione di Sarajevo (19 marzo).

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