Bruxelles (ANSA) – La Commissione europea ha deciso di avviare una nuova indagine sui sussidi della Cina alle aziende di turbine eoliche. Lo ha annunciato la vicepresidente Margrethe Vestager a Princeton, indicando che Bruxelles sta “studiando le condizioni per lo sviluppo di parchi eolici in Spagna, Grecia, Francia, Romania e Bulgaria”.
La politica del Dragone, contrassegnata anche dal pesante dumping attuato con una marea di esportazioni, “mette a repentaglio la sicurezza economica” continentale, ha spiegato. Accuse sulla falsariga di quelle recapitate a Pechino dalla segretaria al Tesoro americana Janet Yellen nei giorni scorsi, respinte a stretto giro dai vertici cinesi. E che sono destinate a fare da sfondo anche all’imminente viaggio del cancelliere tedesco Olaf Scholz in terra cinese.
Il ruolo della Cina come partner è sempre più offuscato dalla sua dimensione di “concorrente economico e rivale sistemico”, ha scandito Vestager, quasi a raccogliere l’invito arrivato nei giorni scorsi da Parigi a “mostrare i denti” all’avversaria in campo industriale. La strategia di Pechino fatta di maxi-sussidi statali ed export a prezzi stracciati, è la constatazione, è ormai “attuata in tutte le aree delle tecnologie pulite, dei microchip più avanzati e oltre”.
Le economie occidentali “non possono assorbire” questa tendenza. Il rischio che l’eolico diventi appannaggio cinese come accaduto già con i pannelli solari – tanto che “meno del 3% di quelli installati in Europa è prodotto tra i suoi confini” – è troppo alto (9 aprile).
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