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Lussemburgo (ANSA) – Il 14esimo pacchetto di sanzioni Ue alla Russia è stato formalmente approvato dai 27 ministri degli Esteri riuniti in Lussemburgo. La parte che più attira l’attenzione è senz’altro quella riferita al settore del gas naturale liquefatto. Non ci sarà più la possibilità per la Russia di effettuare il trasbordo del metano nei porti dell’Ue, rendendo così più difficile l’export per Mosca. Inoltre l’Ue vieterà nuovi investimenti e la fornitura di beni, tecnologie e servizi per il completamento dei megaprogetti di estrazione e liquefazione in costruzione come Arctic LNG 2 e Murmansk LNG. Detto questo, l’importazione del Gnl russo nell’Ue sarà sempre consentita.

Il pacchetto di sanzioni include il rafforzamento del contrasto all’elusione, con misure sulle sussidiarie europee ‘birichine’, nuove designazioni di enti, anche di Paesi terzi, che sostengono il complesso militare e industriale russo (47), una norma apposita per aggiungere alla lista nera i vascelli della flotta ombra russa che violano il price cap al petrolio, ulteriori divieti di export di beni dual use e che rafforzano la capacità industriale russa, nuove sanzioni individuali (69, tra cui propagandisti e figure note, compreso un rapper molto in voga) e le tutele alle imprese Ue colpite dalla rappresaglia russa.

“Una vittoria dell’Italia”, assicura il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che cita espressamente i casi di Ariston e Unicredit. “Oggi – ha detto – passa il principio che ci può essere un risarcimento, passa la base giuridica, ed è una vittoria importante dell’Italia che si è battuta per questo, noi abbiamo 200 imprese che operano in Russia nel rispetto delle sanzioni, abbiamo il dovere di tutelarle”.

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