Bruxelles (ANSA) – Arriva il nuovo gruppo europeo sovranista. Per ora è solo un’alleanza a tre attorno a un ‘Manifesto patriottico’, a cui guarda con favore la Lega di Matteo Salvini, presentato a Vienna dal premier ungherese Viktor Orban (Fidesz), l’ex primo ministro ceco Andrej Babiš (Ano) e Herbert Kickl (Fpö), liberal-populista austriaco in forte ascesa. Ma Orban, mentre i giochi restano coperti anche in attesa dell’esito del voto francese, ne parla come di un “razzo di lancio” per creare un gruppo politico al Parlamento europeo: “A breve questa sarà l’associazione di destra più forte nella politica europea”, ha detto.
Servono 23 eurodeputati di almeno sette Paesi. I tre costituenti hanno già abbastanza uomini, per i 4 Stati mancanti per formare un gruppo potrebbero bastare le trattative in corso tra i moltissimi neoeletti non già apparentati. L’incognita vera è invece l’impatto sulle altre due formazioni in area: i Conservatori e riformisti dell’Ecr (83 seggi su 720 all’Eurocamera), guidati da Giorgia Meloni, e Identità e democrazia (Id, 58 seggi), cui aderisce invece la Lega. Se i due gruppi saranno cioè solo erosi dal ‘Manifesto’ (Fpö ad esempio è in Id) e affiancati a destra. O ci sarà un rimescolamento più radicale con effetti anche sulle alleanze.
Matteo Salvini ha salutato “favorevolmente” l’annuncio, auspicando si allarghi “il più possibile il perimetro di un gruppo forte, patriottico, coeso e contrario agli inciuci”. Osservata speciale è Marine Le Pen, impegnata al primo turno delle legislative in Francia, e già forte all’Eurocamera di 30 seggi (ora è in Id). Orban l’aveva già chiamata in causa alla vigilia, invitando a osservare domenica a Parigi e Vienna per “due eventi decisivi” e capaci di portare entro fine anno, con anche le presidenziali negli Usa, i “patrioti” in “maggioranza in tutto il mondo occidentale”.
Domani inizieranno in Sicilia gli ‘Studi Days’ dei Conservatori e sul fronte delle alleanze europee c’è attesa soprattutto per il confronto con il Pis polacco, forte di 20 seggi e in Ecr secondo solo a FdI (24). L’ex premier polacco Mateusz Morawiecki ha affermato recentemente che partito sta valutando se restare o formare un nuovo gruppo, dando le probabilità “al 50/50”. Alla finestra anche i tedeschi di Alternative für Deutschland (Afd, 15 seggi), espulsi prima delle europee da Id su impulso di Le Pen, dopo le dichiarazioni naziste del leader Tino Chrupalla, e potenzialmente in rientro in Id se Rassemblement National passasse al gruppo di Orban (30 giugno).
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