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Bruxelles (ANSA) – La Commissione Europea ha ufficialmente annunciato che “non invierà” commissari ai Consigli informali in Ungheria e che sarà rappresentata “a livello di alti funzionari”. “La visita del Collegio alla Presidenza non avrà luogo”, scrive inoltre su X Eric Mamer, portavoce della presidente dell’esecutivo comunitario, Ursula von der Leyen. È la strategia del boicottaggio, una delle opzioni studiate per reagire alla ‘missione di pace’ lanciata dal primo ministro ungherese, Viktor Orban, in concomitanza con l’avvio della presidenza di turno magiara del Consiglio dell’Ue.

“La Commissione europea non può scegliere le istituzioni e gli Stati membri con cui vuole cooperare. Tutte le decisioni della Commissione sono ora basate su considerazioni politiche?” è stata la replica via social del ministro ungherese degli Affari europei Janos Boka che ha ribadito l’impegno della presidenza ungherese “in una sincera cooperazione con gli Stati membri e le istituzioni dell’Ue”.

Intanto prosegue il lavoro sotto traccia per sfilare il Consiglio informale Esteri-Difesa (Gymnich) a Budapest. La decisione è nelle mani dell’alto rappresentante Ue, Josep Borrell, e sono in corso in queste ore sondaggi con le varie capitali per quella che viene descritta come una mossa “simbolica” ma allo stesso tempo “senza precedenti” (15 luglio).

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