Bruxelles (ANSA) – Un delicato gioco di equilibrismo per convincere gli indecisi, sfondare quota 361 e assicurarsi il bis. Nel giorno della verità Ursula von der Leyen sfodera il leit motiv della sua campagna elettorale, quel “no agli estremismi” che nel segreto delle urne le garantirà l’ampio sostegno del “centro democratico” di Popolari, Socialisti, Liberali e Verdi. E, con un discorso omnibus di un’ora, elargisce concessioni a tutti.
Davanti alla plenaria dell’Europarlamento, la tedesca invoca “un’Europa forte in tempi di grande ansia e incertezza” puntellando le sue linee politiche: attacca Viktor Orban, si impegna a mantenere la rotta sul Green deal, lancia un piano per gli alloggi sociali, promette di rilanciare competitività e rafforzare la difesa, assicura l’impegno nella lotta alla migrazione illegale. “Non accetterò che gli estremismi o le demagogie distruggano il nostro stile di vita europeo”, ha scandito la presidente uscente attaccando il premier ungherese e la sua missione di “appeasement” a Mosca per tendere la mano a Putin.
Avanti sul patto green già nei primi 100 giorni di mandato: l’ex ministra tedesca intende lanciare un piano per l’industria pulita e punta dritto al taglio delle emissioni del 90% al 2040, un target da inserire nero su bianco nella legge europea sul clima. Nessuna impunità per i trafficanti di esseri umani, avanti su rimpatri e intese con i Paesi terzi e la promessa di riflettere su nuovi modi per contrastare la migrazione irregolare.
L’area del Mare Nostrum è degna della “più completa attenzione”: la Spitzenkandidatin del Ppe nominerà un commissario per il Med “che si concentri su investimenti e partenariati, stabilità economica, posti di lavoro, energia, sicurezza, migrazione e aree di interesse reciproco”. Lo aveva promesso ai Socialisti: la crisi abitativa sarà al centro della nuova agenda Ue con un piano per “un’edilizia a prezzi accessibili” per le famiglie più vulnerabili e un commissario ad hoc.
Il mantra è costruire “una vera e propria Unione europea della Difesa” con un commissario dedicato, capace di coordinare i Paesi membri e lavorare insieme all’Alto rappresentante Ue. “Velocità, coerenza e semplificazione” sono le parole d’ordine per ridurre gli oneri amministrativi a carico di aziende e Pmi in tutti i settori. A coordinare i lavori ci sarà un vicepresidente ad hoc. Per non perdere il passo con Stati Uniti e Cina, l’Europa “ha bisogno di una forte spinta”. Che, ha indicato la tedesca, potrà essere assicurato anche con “un nuovo Fondo europeo per la competitività”.
Dal 7 ottobre finita più volte al centro delle critiche per le sue posizioni sul Medio Oriente, von der Leyen ha lanciato un messaggio contro “lo spargimento di sangue a Gaza” che “deve fermarsi, qui e ora”. E infine, basta con le piattaforme che creano dipendenza da scrolling con effetti nefasti nei ragazzi: la prossima Commissione Ue convocherà “la prima inchiesta europea sull’impatto dei social media sulla salute dei giovani” (18 luglio).
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