Bruxelles – Roma (ANSA) – Mentre l’Europa accelera e fissa al 9 settembre il Consiglio dei ministri dell’energia, il prezzo del gas inizia a scendere (sotto i 280 euro) e nel governo italiano c’è cauto ottimismo sulla proposta di un price cap europeo al prezzo del gas (il cavallo di battaglia di Mario Draghi in Europa), in particolare dopo l’apertura da parte della Germania.
Riflettori puntati anche sulla proposta di slegare il prezzo dell’energiaelettrica da quello del gas. “Porre fine alla nostra dipendenza dai combustibili fossili russi è solo il primo passo – ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen intervenendo al Forum di Bled -. L’aumento vertiginoso dei prezzi dell’elettricità sta mettendo a nudo i limiti dell’attuale struttura del mercato elettrico, che è stato sviluppato per circostanze diverse. Per questo stiamo lavorando a un intervento di emergenza e a una riforma strutturale del mercato dell’elettricità” (29 agosto).
Gazprom chiude rubinetti, ma il gas cala a 240 euro, Ue prepara misure urgenti
Roma – Bruxelles (ANSA) – Dalle 5 di questa mattina le forniture di gas dalla Russia verso l’Ue tramite il Nord Stream sono state completamente interrotte. Lo confermano gli operatori di gasdotti tedeschi Opel e Nel, citati dall’agenzia Tass. Lo stop avrà una durata prevista di tre giorni e, secondo quanto riferito dal monopolista russo dell’energia, è stato reso necessario per consentire le riparazioni dell’unica unità di compressione del gas rimasta in funzione presso la stazione di Portovaya. Nonostante la chiusura del Nord Stream, il prezzo del gas scende a 240 euro, ma l’Eni si attende una riduzione del 25% del gas in arrivo dalla Russia. Attese in consiglio dei ministri indicazioni sul piano di risparmi da parte del ministro per la transizione ecologica, Roberto Cingolani, mentre è già stato firmato il decreto che proroga lo sconto sulla benzina e si pensa ad un altro provvedimento ad hoc.
In arrivo “entro le prossime settimane” le misure di emergenza annunciate dalla Commissione Europea per affrontare la crisi dei prezzi nel mercato dell’energia. “Non escludiamo che la proposta possa avvenire prima del Consiglio straordinario”, ha spiegato un portavoce dell’Esecutivo Ue, sottolineando che “gli Stati membri hanno forti competenze in materia dunque bisogna sondare tutte le posizioni”. Per quanto riguarda invece le riforme strutturali del mercato dell’elettricità si andrà “all’inizio del prossimo anno” (31 agosto).
Nell’eurozona l’inflazione vola al 9,1%, nuovo record
Bruxelles (ANSA) – L’inflazione annuale dell’area euro dovrebbe attestarsi al 9,1% ad agosto, un nuovo record, in aumento rispetto all’8,9% di luglio. Lo riporta la stima flash di Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea. Guardando alle principali componenti dell’inflazione, si prevede che l’energia avrà il tasso annuo più alto ad agosto (38,3%, rispetto al 39,6% di luglio), seguita da cibo, alcol e tabacco (10,6%, rispetto al 9,8% di luglio), beni industriali non energetici (5,0%, rispetto al 4,5% di luglio) e servizi (3,8%, rispetto al 3,7% di luglio).
L’inflazione annualizzata in Italia ad agosto sale al 9%, rispetto all’8,4% di luglio. Secondo le stime, l’Italia si posiziona davanti alla Germania (8,8%) e alla Francia (6,5%) nella classifica stilata da Eurostat. Peggio, tra i grandi Paesi, fa solo la Spagna, col 10,3%. Tra i Paesi fondatori dell’Ue invece spicca il 10,5% del Belgio e soprattutto il 13,6% dell’Olanda. Il Lussemburgo invece si ferma all’8,6%. Malissimo i Baltici, con tassi compresi tra il 20-25%. Male anche la Grecia con l’11,1% (31 agosto).
Addio visti facili ai russi, ma Ue non chiude porta
Bruxelles – Mosca (ANSA) – L’Ue sospenderà l’accordo di facilitazione per l’ottenimento dei visti firmato con la Russia nel 2007. La decisione – per ora solo politica, dunque tutta da innervare nel corpo giuridico europeo – è stata presa dai 27 ministri degli Esteri nel corso del consiglio informale di Praga, confermando quel punto di caduta tra i falchi (ovvero i Paesi limitrofi, che avrebbero voluto di più) e le colombe (Francia e Germania in primis, ma anche Italia e Spagna) già trapelato alla vigilia del vertice. Il compromesso mantiene viva l’unità europea, giudicata un valore imprescindibile, ma viene visto dagli intransigenti solo come “un primo passo”.
“Non vogliamo separarci del tutto dalla società civile russa, soprattutto da coloro che sono contrari alla guerra in Ucraina”, ha sottolineato l’alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell illustrando i risultati ottenuti dopo i negoziati. “Diversi Stati membri però credono che non si possa continuare col business as usual date le condizioni. Inoltre, da metà luglio, abbiamo osservato un aumento del traffico transfrontaliero dalla Russia e tutto ciò pone un rischio alla sicurezza di questi Paesi”, ha notato Borrell. Ecco perché i falchi – dunque i Baltici, la Polonia e la Finlandia – potranno varare “misure nazionali” per la restrizione degli ingressi alle frontiere, seppure “in conformità con il codice Schengen”.
La decisione dell’Ue di sospendere il regime agevolato di rilascio dei visti con la Russia “non rimarrà senza conseguenze”, in risposta Mosca “deciderà se le misure saranno simmetriche, asimmetriche o altre che in Ue non si aspettano – ha detto a RIA Novosti il vice ministro degli Esteri russo Alexander Grushko -.Se a Bruxelles hanno deciso di spararsi ancora una volta a un piede è una loro scelta”.(31 agosto).
Weber tira la volata a Forza Italia, “sono nostra garanzia in Europa”
Roma (ANSA) – Manfred Weber arriva in Italia per provare a tirare la volata elettorale a Forza Italia. Il presidente del Ppe, che domani incontrerà a Milano Silvio Berlusconi, in conferenza alla Stampa Estera insieme al coordinatore azzurro Antonio Tajani fa il proprio endorsement agli azzurri, una “garanzia” per l’Europa in un centrodestra a probabile trazione meloniana. “Sono venuto per sostenere Forza Italia”, sottolinea Weber in una conferenza stampa nella quale Giorgia Meloni non viene praticamente mai citata. Un partito che “ha l’esperienza e la conoscenza” per dare stabilità all’Italia.
“Nel nostro simbolo – evidenzia dall’altra parte Tajani – c’è il Ppe e questo per rivendicare la nostra appartenenza alla famiglia di Sturzo, di Schumann: una famiglia europeista, atlantista”. E d’altra parte, evidenzia Weber, replicando a una domanda su possibili politiche populiste dovute alla presenza della Lega nella coalizione, “la mia fiducia si fonda sul programma del centrodestra, che è un programma di garanzia per l’Europa”. Del resto il Ppe, in difficoltà in diversi Paesi europei, spera nel buon risultato del centrodestra in Italia e non sembra temere derive populiste. Un conto – è il ragionamento – sono l’Ungheria o la Polonia, ma, dice Weber, “abbiamo piena fiducia nell’Italia che ha un senso democratico e delle istituzioni europee” (30 agosto).
Questa raccolta è una selezione editoriale basata sulla copertura europea dell’ANSA. La responsabilità editoriale di questa pubblicazione è dell’ANSA. Viene pubblicata il lunedì e il giovedì.