Roma – Bruxelles (ANSA) – Giorgia Meloni si prepara ad affrontare la sua sfida forse più dura a livello internazionale: l’esordio a Bruxelles. Dopo il faccia a faccia a Roma con Emmanuel Macron, la premier sente sia il cancelliere tedesco Olaf Scholz sia il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Nel colloquio con Scholz, la premessa è il riconoscimento degli “importanti passi avanti compiuti a livello europeo” ma il messaggio del governo italiano è che per arginare il caro bollette e carburanti serve agire in fretta. La svolta sul price cap, infatti, non è ancora arrivata a causa delle resistenze di Germania e Paesi Bassi. Meloni e Scholz parlano della forte partnership tra Roma e Berlino, dei flussi migratori, di crescita economica e Ucraina.
Il conflitto con la Russia è al centro anche di una successiva telefonata con Zelensky, a cui Meloni rinnova il pieno sostegno del governo a Kiev nel quadro delle alleanze internazionali e per la futura ricostruzione. Nella conversazione viene, poi, affrontato il tema dell’integrazione dell’Ucraina nell’Ue e nella Nato e confermato l’impegno italiano per ogni sforzo diplomatico utile alla cessazione dell’aggressione di Mosca. L’auspicio finale è il rinnovo dell’intesa sull’esportazione del grano dai porti ucraini, fondamentale per scongiurare una possibile crisi alimentare.
La commissione europea è pronta a collaborare con il nuovo governo e “si aspetta una buona cooperazione” anche da parte dell’Italia “in vista delle molte sfide” all’orizzonte, in particolare sull’energia. “E’ molto simbolico che Meloni venga qui come prima uscita” rimarcano fonti europee ribadendo che da parte della commissione “non c’è alcun tipo di interferenza nei fatti interni agli stati membri” e che si guarda “non alle ideologie, ma alle azioni”.
Meloni – che è anche presidente del Partito dei Conservatori e Riformisti Europei – non ha mai risparmiato critiche all’Ue, nemmeno di recente quando è tornata sulla necessità di modificare alcune norme, a partire dal patto di stabilità. Ma è in particolare la questione degli aggiustamenti sul Pnrr, sottolineata dalla stessa premier, ad essere guardata con attenzione dalle parti di Palazzo Berlaymont. Perché il Pnrr – è il mantra della commissione – può essere cambiato ma in “casi eccezionali” e solo dopo una “valutazione rigorosa” dell’esecutivo (28 ottobre).
Crisi energetica, l’Ue prolunga e amplia quadro temporaneo aiuti Stato
Bruxelles (ANSA) – L’Ue adotta un emendamento al quadro temporaneo di crisi sugli aiuti di Stato per far fronte al caro energia e concede “piena flessibilità” agli Stati membri. Con la modifica il quadro temporaneo viene prolungato al 31 dicembre 2023 e aumentano i massimali per gli aiuti: fino a 250mila e 300mila euro per le imprese operanti, rispettivamente, nel settore dell’agricoltura e in quello della pesca e dell’acquacoltura; fino a due milioni di euro per le aziende attive in tutti gli altri settori. Viene introdotta ulteriore flessibilità per il sostegno alla liquidità delle società di servizi energetici per le loro attività di negoziazione (28 ottobre).
Rallenta la crescita del Pil nell’eurozona, nel terzo trimestre +0,2%
Bruxelles (ANSA) – Pil ancora in crescita ma trend in rallentamento nell’eurozona e nell’Unione Europea. Nel terzo trimestre del 2022, il Pil è aumentato dello 0,2% sia nell’area dell’euro che nell’Ue, rispetto al trimestre precedente, secondo una stima flash preliminare pubblicata dall’Eurostat. Nel secondo trimestre del 2022, il Pil era cresciuto dello 0,8% nell’area dell’euro e dello 0,7% nell’Ue. Tra gli Stati membri per i quali i dati sono disponibili, la Svezia (+0,7%) ha registrato l’aumento più elevato rispetto al trimestre precedente, seguita da Italia (+0,5%), Portogallo e Lituania (entrambi +0,4%), spiega l’ufficio statistico dell’Ue (31 ottobre).
Visita di Von der Leyen nei Balcani, ‘status candidato Ue a Bosnia-Erzegovina chance da non perdere’
Bruxelles (ANSA) – La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, è stata impegnata in un tour nei Balcani occidentali iniziato il 26 ottobre a Skopje. Dopo aver fatto tappa il giorno successivo a Pristina e Tirana, il capo dell’esecutivo comunitario si è recato a Sarajevo e Belgrado. Rinviata la visita in Montenegro, invece, a causa del maltempo. Obiettivo della missione è stato quello di ribadire il sostegno di Bruxelles alla prospettiva europea della regione, nonché di offrire aiuti finanziari ai singoli paesi deiBalcani per far fronte alla crisi energetica.
Centrale l’intervento di von der Leyen in Bosnia-Erzegovina a cui la Commissione europea ha proposto di concedere lo status di candidato all’Ue. “La Bosnia-Erzegovina ha un posto nel cuore dell’Ue. Siete parte dell’Europa e appartenete all’Unione. E’ stato commovente vedere la bandiera europea brillare su tre monumenti simbolo a Sarajevo, Banja Luka e Mostar per celebrare la nostra proposta di concedere lo status di candidato alla Bosnia-Erzegovina. È il vostro successo e potete esserne fieri”, ha detto von der Leyen. “Il paese – ha aggiunto – ha un’opportunità che capita una volta in una generazione di andare avanti. Questo è il momento della Bosnia-Erzegovina, questo il significato della nostra raccomandazione di concedere lo status di candidato all’Ue”.
Sarajevo dovrà comunque soddisfare una serie di condizioni per poter passare alla fase successiva che prevede l’apertura dei negoziati di adesione all’Ue. La questione verrà discussa in occasione del vertice dei leader europei in programma a dicembre cui spetta dare il via libera alle raccomandazioni dell’esecutivo comunitario (30 ottobre).
Per ridurre rifiuti Ue prepara rivoluzione nel take-away
Bruxelles (ANSA) – Per ridurre i rifiuti l’Ue si prepara a varare una vera e propria rivoluzione sul packaging di tutti i prodotti che potrebbe condizionare anche il futuro dei cibi da asporto, dal caffè all’insalata. Il nuovo regolamento sui rifiuti da imballaggi dovrebbe essere presentato dalla Commissione europea il 30 novembre prossimo. La bozza della norma visionata dall’ANSA prevede tra l’altro che le confezioni monouso verrebbero vietate per la consumazione nei locali di bar e ristoranti. Dal 2030, inoltre, il 30% delle bevande da asporto dovrebbe essere in confezione riusabile o ‘ricaricabile’ (28 ottobre).
Questa raccolta è una selezione editoriale basata sulla copertura europea dell’ANSA. La responsabilità editoriale di questa pubblicazione è dell’ANSA. Viene pubblicata il lunedì e il giovedì.