Bruxelles (ANSA) – Gli Usa hanno deciso di imporre sanzioni coi denti sul petrolio russo e l’Europa si affianca con un nuovo pacchetto di misure restrittive molto corposo, approvato in via ufficiale poco prima che i leader si ritrovassero al Consiglio per il vertice Ue. Washington avrebbe anche dato il via libera alla fornitura di Patriot, indispensabili per la difesa dei cieli ucraini.
Così l’attenzione si concentra ora sull’ipotesi di usare gli asset russi congelati per finanziare lo sforzo bellico dell’Ucraina. Volodymyr Zelensky è stato cristallino: “Abbiamo intenzione di utilizzare una parte significativa di questi soldi per acquistare armi europee”. sul dossier pesano diverse incertezze.
I 26 – l’Ungheria come al solito si è tenuta da parte – invitano sì la Commissione a presentare quanto prima delle “opzioni” sul finanziamento all’Ucraina ma non s’impegnano espressamente sull’uso degli asset russi (come era invece indicato nelle precedenti versioni). I beni però “dovranno restare immobilizzati” sino a quando la Russia non avrà risarcito Kiev per i danni causati dalla guerra.
Zelensky, dal canto suo, ha provato a suonare la carica. “La Russia ha molta paura che l’Ue prenda una decisione sull’uso degli asset congelati, può darci la possibilità di vincere e non solo difenderci”, ha detto in conferenza stampa a Bruxelles. I 140 miliardi della Banca Centrale russa, per quanto non sequestrati formalmente, finirebbero infatti a finanziare sia la base industriale ucraina sia quella europea.
L’obiettivo è quello di esercitare la massima pressione su Vladimir Putin per spingerlo finalmente al tavolo dei negoziati. “Vi esorto a far sì che l’Ucraina acquisisca capacità a lungo raggio perché fa davvero la differenza per la Russia”, ha detto ancora Zelensky. “E queste armi a lungo raggio non sono solo negli Stati Uniti: anche alcuni Paesi europei ne dispongono, compresi i Tomahawk, stiamo già parlando con le capitali che possono aiutare” (23 ottobre).
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