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Bruxelles (ANSA) – L’Alto rappresentante dell’Ue per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, Josep Borrell, si recherà in visita ufficiale il 5 e 6 gennaio in Marocco, uno dei Paesi coinvolti nel caso delle presunte mazzette al Parlamento europeo. Sebbene non figuri nell’agenda ufficiale, il Qatargate sarà il convitato di pietra degli incontri del ministro degli Esteri dell’Ue.

Secondo quanto reso noto dal Servizio europeo d’azione esterna, Borrell sarà giovedì a Rabat per incontrare il capo del governo, Aziz Akhannouch, il ministro degli Affari esteri, della Cooperazione africana e degli Espatriati marocchini, Nasser Bourita, e altri interlocutori istituzionali della società e degli attori economici marocchini. Il giorno seguente, Borrell si recherà a Fez per un incontro con i professori e gli studenti dell’Università euromediterranea di Fez, dove terrà un discorso.

La visita sarà l’occasione per una discussione approfondita sull’attuazione del partenariato Ue-Marocco, anche nella prospettiva della nuova Agenda mediterranea. Borrell farà il punto sulle questioni in corso ed esplorerà aree specifiche in cui il dialogo e la cooperazione possono essere ulteriormente rafforzati. Gli incontri offriranno anche l’opportunità di scambiare opinioni su questioni regionali e internazionali di interesse comune e di particolare importanza nell’attuale contesto globale, nonché sull’impatto della guerra in Ucraina (4 gennaio).

Pd voterà per revocare l’immunità parlamentare di Cozzolino e Tarabella

Roma (ANSA) – “Il Partito Democratico voterà a favore della revoca dell’immunità degli eurodeputati Andrea Cozzolino e Marc Tarabella“. Lo ha annunciato Brando Benifei, eurodeputato del Partito Democratico e membro supplente della Juri, la commissione giuridica del Parlamento europeo che dovrà valutare la richiesta di revoca dell’immunità richiesta dalla magistratura belga per i due europarlamentari coinvolti nell’inchiesta sul Qatargate.

Dopo Tarabella anche Cozzolino si è detto pronto a rinunciare all’immunità rimarcando la sua estraneità ai fatti. “L’on. Cozzolino non intende invocare l’immunità parlamentare per l’attività politica che ha svolto in maniera libera e trasparente, essendo del tutto estraneo ai fatti di reato per cui si procede”, è stata la dichiarazione rilasciata dai legali dell’eurodeputato, Federico Conte, Dezio Ferraro e Dimitri De Beco. L’eurodeputato Pd, hanno spiegato gli avvocati, “chiederà anche all’assemblea parlamentare cui appartiene di essere sentito per rispondere a tutte le domande e offrire tutte le informazioni e i chiarimenti utili all’accertamento dei fatti” (4 gennaio).

Ue, introdurre obbligo dei test prima delle partenze dalla Cina 

Ue, introdurre obbligo dei test prima delle partenze dalla Cina – Photo by JULIEN DE ROSA / AFP

Bruxelles (ANSA) – Gli Stati dell’Ue sono “fortemente incoraggiati a introdurre per tutti i passeggeri in partenza dalla Cina agli Stati membri il requisito di un test covid-19 effettuato non oltre le 48 ore prima dalla partenza dalla Cina”. Lo comunica la Presidenza svedese di turno dell’Ue a conclusione della riunione del Meccanismo integrato europeo di risposta alle crisi (Ipcr).

“I Paesi membri hanno concordato di raccomandare a tutti i passeggeri in viaggio da e per la Cina di portare mascherine Ffp2”, si legge nella nota alla fine della riunione. I 27 inoltre sono incoraggiati ad “effettuare test anti-Covid a campione a chi arriva dalla Cina” e “esaminare e sequenziare le acque reflue degli scali dove sono previsti voli in arrivo dalla Cina” e a “continuare a promuovere le vaccinazioni, incluse le dosi booster e in particolare ai più vulnerabili”.

L’Ipcr, in collaborazione con l’Ecdc e il Servizio di Azione Esterna europeo, “continuerà a monitorare la situazione epidemiologica e gli sviluppi della situazione in Cina, inclusa la questione della condivisione dei dati, con l’obiettivo di assicurare un coordinamento all’interno dell’Ue”. I Paesi membri hanno concordato di tornare a incontrarsi per un aggiornamento entro la metà di gennaio (4 gennaio).

Nessun patto Ue sull’immigrazione nel semestre svedese. Fitto: ‘Stoccolma non è contro l’Italia’

Nessun patto Ue sull’immigrazione nel semestre svedese. Fitto: ‘Stoccolma non è contro l’Italia’ – EFE/EPA/Igor Petyx

Bruxelles (ANSA) – Durante la presidenza svedese del Consiglio dell’Ue, nei primi sei mesi del 2023, non ci sarà alcun patto sull’immigrazione. Lo prevede l’ambasciatore della rappresentanza permanente della Svezia presso l’Ue, Lars Danielsson, in un colloquio con il Financial Times all’avvio del semestre. “Faremo sicuramente avanzare il lavoro con piena forza”, ma “non vedrete un patto migratorio completato durante la presidenza svedese”, ha detto Danielsson. Ci sarà, ha indicato, non prima della primavera del 2024.

Le dichiarazioni dell’ambasciatore svedese “non solo non rappresentano una presa di posizione contro alcuno Stato membro specifico, tantomeno contro l’Italia, ma soprattutto non possono in alcun modo essere strumentalizzate politicamente a livello nazionale” ha commentato il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto, ricordando che il dossier migranti “soprattutto grazie all’azione del presidente Meloni, è, per la prima volta, alla massima e urgente attenzione” della Ue e del prossimo Consiglio. Una riforma “strutturale e complessiva del sistema di asilo europeo” proprio perché “destinata al superamento delle attuali regole, tra cui Dublino, è un dossier molto complesso dove gli interessi nazionali dei singoli Stati membri sono molto sentiti e diversi – ha aggiunto -. Come tutte le riforme strutturali a livello europeo, anche questa potrebbe richiedere dei tempi più lunghi. Si tratta di una circostanza normale, quasi fisiologica”.

“L’Italia intende affrontare il negoziato con un atteggiamento costruttivo e sosterrà gli sforzi della presidenza svedese in tale direzione. In questa prospettiva mi recherò a Stoccolma già la settimana prossima per un incontro con la mia omologa svedese Roswall per discutere anche di questo e per ribadire la volontà del governo italiano di avviare una proficua collaborazione con la presidenza svedese – ha spiegato il ministro –. Non è nostro interesse né tantomeno nostra intenzione accettare un compromesso ad ogni costo o al ribasso anzi, a differenza di come è stato fatto in passato, difenderemo gli interessi nazionali senza alcun arretramento né ambiguità” (4 gennaio).

Questa raccolta è una selezione editoriale basata sulla copertura europea dell’ANSA. La responsabilità editoriale di questa pubblicazione è dell’ANSA. Viene pubblicata il lunedì e il giovedì.