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Bruxelles (ANSA) – Il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa e l’Alto Rappresentante Ue Kaja Kallas sono entrati in carica sul suolo ucraino, in viaggio verso Kiev. Il messaggio chiaramente è rivolto alla Russia, in un momento di grande incertezza sul futuro, con gli occhi puntati verso gli Usa. Costa, nel corso della sua prima conferenza stampa da rappresentante dei 27 Paesi membri dell’Ue, è stato cristallino: “Saremo al vostro fianco fino a quando sarà necessario”.

Volodymyr Zelensky, ora che la parola tregua ha iniziato a fare capolino nel discorso pubblico, ha messo le cose in chiaro: “Il cessate il fuoco sarà possibile solo se riceveremo prima le armi necessarie per difenderci e l’invito ad entrare nella Nato, che è fondamentale per la nostra esistenza”. “Perché – ha spiegato – se avremo un conflitto congelato senza una posizione forte per l’Ucraina, Putin tornerà all’attacco e cercherà di distruggerci totalmente”.

“Non è il caso di speculare su cosa farà o non farà il presidente eletto Donald Trump: noi siamo qui per esprimere il nostro sostegno all’Ucraina, come dal primo giorno”, ha sostenuto Costa affrontando di petto la domanda delle domande: cosa potrà fare l’Ue se gli Usa ridurranno il loro impegno.

I ministri degli Esteri alleati si riuniranno martedì e mercoledì a Bruxelles per il ritrovo di rito della Nato – ci sarà anche un Consiglio con l’Ucraina – e Kiev ha indicato di voler spingere già la settimana prossima per ricevere l’invito ad entrare a far parte del club. “Blinken è più dell’idea di Biden”, ha detto Zelensky. L’idea, a questo punto, è strappare l’ok prima dell’insediamento di Trump (1 dicembre).

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