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This article has been translated by Artificial Intelligence (AI). The news agency is not responsible for the content of the translated article. The original was published by AFP.

Voels (Austria)  – Fondata nel 2018 a Voels, vicino a Innsbruck, l’azienda Sinsoma è una delle poche a utilizzare il DNA per verificare la composizione del miele importato nell’Unione Europea, spesso falsificato con l’aggiunta di zucchero. 

“È davvero qualcosa di nuovo per il mercato del miele”, spiega all’AFP la cofondatrice Corinna Wallinger, per la quale si tratta di avere un vantaggio sui trasgressori che variano continuamente le loro pratiche.

L’Unione Europea è in allerta: tra il 2021 e il 2022, il 46% dei 320 lotti testati in 18 Stati al momento dell’importazione erano potenzialmente falsificati, con analisi che rivelavano in particolare l’aggiunta non etichettata di zucchero. La percentuale era solo del 14% tra il 2015 e il 2017. 

Tra i lotti sospetti, il 74% proveniva dalla Cina, primo produttore mondiale, e il 93% dei pallet turchi era dubbio. È vietato tagliare il miele con acqua o sciroppi economici per gonfiare i margini. 

Di fronte alla difficoltà di rilevamento, Bruxelles ha incaricato un gruppo di esperti per aiutarla a “armonizzare i metodi” entro il 2028. (27 aprile 2025)