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Rom (APA) – L’Unione Europea rischia di perdere il passo nel campo dell’Intelligenza Artificiale – tra l’altro a causa della regolamentazione che essa stessa si è imposta per lo sviluppo dell’IA. A mettere in guardia è stato l’ex presidente della Banca Centrale Europea e già primo ministro italiano Mario Draghi lunedì durante l’apertura dell’anno accademico al Politecnico di Milano.

“Se non colmiamo il divario rispetto ad altri paesi e non adottiamo queste tecnologie su larga scala, l’Europa rischia un futuro di stagnazione – con tutte le conseguenze del caso”, ha dichiarato il 78enne Draghi.

“Adattare rapidamente le regole”

“È necessario adattare rapidamente le regole non appena ci sono evidenze concrete sui rischi e sui benefici. Proprio qui l’Europa si è bloccata”, ha aggiunto, riferendosi alle regolamentazioni nel campo delle nuove tecnologie, in particolare nell’ambito dell’intelligenza artificiale. “Abbiamo trattato valutazioni iniziali e provvisorie come se fossero insegnamenti consolidati, e le abbiamo ancorate in leggi che sono estremamente difficili da modificare”, ha criticato il romano di nascita.

Draghi ha sottolineato che l’UE potrebbe ricevere un notevole impulso economico dall’introduzione dell’IA. “Se lo sviluppo dell’IA dovesse seguire un percorso simile a quello dello sviluppo digitale negli Stati Uniti, ci potrebbe essere un incremento di quasi lo 0,8% del prodotto interno lordo all’anno”, ha affermato. (1.12.2025)