Praga – La Repubblica Ceca sostiene il rafforzamento del confine orientale dell’Unione Europea e della NATO, così come le iniziative che accelerano lo sviluppo di tecnologie moderne, inclusa la creazione di un’alleanza dei droni, alla quale parteciperà anche l’Ucraina. Prima della partenza per il vertice informale del Consiglio Europeo a Copenaghen, lo ha dichiarato oggi il primo ministro Petr Fiala (ODS).
Il vertice si concentrerà su due temi principali: la difesa europea comune e il sostegno all’Ucraina, che da oltre tre anni e mezzo resiste all’aggressione russa. La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen dovrebbe delineare ai presidenti e ai primi ministri dei paesi dell’Unione un piano per aumentare la prontezza difensiva dell’UE entro il 2030. Attraverso una videoconferenza, parteciperà ai lavori il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj.
La Russia e la sua politica aggressiva rappresentano un pericolo per l’intero continente, è quindi necessario, secondo Fiala, rafforzare la difesa comune. La Russia sta testando la determinazione e la prontezza europea, ha affermato. Apprezza il piano per aumentare la prontezza difensiva, che secondo lui deve essere realistico e ambizioso. “Vogliamo che l’UE investa in infrastrutture che hanno un significato strategico per la difesa. Che si tratti di ponti o arterie autostradali,” ha sottolineato. L’industria della difesa europea, secondo il primo ministro, non deve essere soffocata dalla burocrazia. “Abbiamo bisogno di decisioni più rapide e della capacità di rispondere in modo flessibile a nuove esigenze e sfide,” ha aggiunto.
Per quanto riguarda il sostegno all’Ucraina, secondo il primo ministro, la stragrande maggioranza dei leader europei è d’accordo. “In questo contesto, accogliamo con favore la nuova proposta della Commissione Europea e sosteniamo anche l’uso delle attività russe congelate, poiché la Russia deve pagare e contribuire al risarcimento dei danni causati dalla sua politica aggressiva,” ha dichiarato. La Repubblica Ceca, secondo Fiala, promuove anche un’accelerazione nell’adozione di un ulteriore pacchetto di sanzioni contro la Russia, incluso il divieto di importazione di GNL, e chiede da tempo di limitare il movimento dei diplomatici russi nello spazio Schengen. Il primo ministro ha ricordato che martedì il governo ha approvato una proposta secondo cui i titolari di passaporti diplomatici e di servizio russi avranno divieto di ingresso nella Repubblica Ceca. Questo non si applica ai diplomatici accreditati in Repubblica Ceca o a coloro che transitano solo attraverso la Repubblica Ceca verso il loro paese di missione o per incontri con organizzazioni internazionali. (1 ottobre)