Atene – Al termine di un lungo interrogatorio davanti a un procuratore europeo, l’uomo sospettato di aver organizzato una vasta frode ai danni dei fondi dell’UE, di 38 anni, avrebbe riconosciuto parte dei fatti a lui contestati, affermando però che « questi atti sono stati commessi da molte persone », ha riportato l’agenzia di stampa ANA lunedì.
Trentasette persone erano state arrestate mercoledì in relazione a una frode “massiccia e sistematica”, così come a “attività di riciclaggio di denaro”, secondo il Pubblico Ministero europeo con sede in Lussemburgo.
Il danno al bilancio europeo è stato stimato a quasi 20 milioni di euro.
Secondo la rete televisiva pubblica ERT, il nucleo dirigente dell’organizzazione era composto dal presunto capo, da suo padre, dalla sua ex-moglie, e da un dipendente di un centro di ricezione delle dichiarazioni sull’isola di Creta.
Quest’ultimo, che nega i fatti, è stato anch’egli posto in detenzione preventiva.
Il Primo Ministro Kyriakos Mitsotakis ha assicurato domenica di voler fare tutto il possibile, « qualunque sia il costo politico », per fare luce su questa vicenda. (27 ottobre 2025)
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