SOFIA – Gli Stati membri dell’Unione europea (UE) sul fianco orientale stiamo approfondendo la nostra cooperazione in questo momento cruciale per la sicurezza europea. Dichiariamo la nostra determinazione e incrollabilità a collaborare, in modo da aumentare il livello di prontezza alla difesa delle frontiere orientali dell’Unione. Lo ha dichiarato il primo ministro dimissionario bulgaro Росен Желязков a Helsinki, dove partecipa al primo vertice del fianco orientale, ha riferito il servizio stampa del governo. Желязков e i leader di altri sette Stati membri dell’UE hanno discusso della necessità di azioni coordinate per rafforzare la prontezza difensiva nel contesto della cooperazione con la NATO.
Росен Желязков ha dichiarato il proprio sostegno alla Tabella di marcia per la prontezza alla difesa europea 2030. Secondo lui, essa, insieme ai progetti principali, offre la possibilità di migliorare in modo significativo le capacità di difesa in tre direzioni: coordinamento, capacità e aggiornamento tecnologico e competenze. Partecipiamo anche al programma SAFE con progetti concreti nei singoli domini che rappresentano un interesse per la Bulgaria, che deve proteggere i propri confini, in particolare quelli legati al Mar Nero, ha detto Желязков. Il premier dimissionario ha sottolineato in modo particolare l’importanza della libertà e della sicurezza della navigazione nel Mar Nero. «Abbiamo dichiarato la nostra partecipazione e le nostre capacità, nonché le nostre intenzioni di ampliare tali capacità», ha aggiunto.
Lo sviluppo dei corridoi di trasporto sull’asse Nord-Sud è stato inoltre evidenziato come prioritario da Росен Желязков. Secondo lui, proprio formati come l’attuale incontro a Helsinki contribuiscono agli sforzi congiunti in questa direzione.
Nell’ambito del forum i leader di Finlandia, Bulgaria, Svezia, Estonia, Lettonia, Polonia, Romania e Lituania hanno discusso della sicurezza sul fianco orientale dell’UE, nonché della necessità di azioni coordinate per rafforzare la sua prontezza difensiva e la resilienza a lungo termine nel contesto della cooperazione UE-NATO.
La Russia è la minaccia diretta e a lungo termine più significativa per la sicurezza, la pace e la stabilità nella zona euro-atlantica, hanno dichiarato in una dichiarazione congiunta Finlandia, Svezia, Estonia, Lettonia, Polonia, Bulgaria, Romania e Lituania, ha riferito Reuters. (16 dicembre)
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