Bruxelles (ANSA) – La Russia avrebbe sabotato il segnale satellitare all’aereo di Ursula von der Leyen, costringendolo a sorvolare per un’ora l’aeroporto di arrivo a Plovdiv in Bulgaria. L’inquietante episodio, un’interferenza mirata al segnale Gps dell’intero scalo, non ha avuto in realtà conseguenze per il charter.
Ma ha riacceso l’allarme sull’escalation lungo i confini orientali europei di episodi con disturbi ai segnali di navigazione elettronica (jamming) e di alterazione delle posizioni rilevate (spoofing), e sui pericoli che rappresentano per la sicurezza dell’aviazione. Il velivolo di von der Leyen non ha dovuto cambiare rotta, ma è stato costretto all’assistenza tradizionale da terra senza poter usare sistemi satellitari per l’atterraggio.
“Abbiamo ricevuto informazioni dalle autorità bulgare” sui sospetti di “una palese interferenza da parte della Russia”, ha dichiarato la portavoce dell’esecutivo Ue, Arianna Podestà, confermando l’episodio riportato per primo dal Financial Times. “Siamo abituati alle minacce e intimidazioni, che sono una componente regolare del comportamento ostile di Mosca”, ha quindi aggiunto.
Sofia ha confermato a sua volta la perdita di segnale sull’aeroporto e l’attivazione di sistemi terrestri alternativi per garantire la sicurezza del volo. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, ha però negato ogni coinvolgimento di Mosca: “Le vostre informazioni sono errate”, ha detto.
L’incidente in Bulgaria è avvenuto mentre la presidente della Commissione Ue era in volo da Varsavia verso Plovdiv dove ha poi incontrato il premier Rosen Zhelyazkov. Sul presunto jamming russo, non è certo che l’obiettivo del sabotaggio fosse proprio il volo di von der Leyen: secondo la Commissione potrebbe aver interessato anche altri velivoli (1 settembre).
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