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Il cancelliere tedesco Friedrich Merz, insieme alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, ha cercato venerdì di convincere il primo ministro del Belgio Barta de Wevera a utilizzare i beni russi congelati. L’incontro nella sede del primo ministro belga si è però concluso senza una stretta di mano tra i leader.

Von der Leyen ha informato dopo l’incontro che i leader hanno avuto uno scambio di vedute costruttivo. – La situazione particolare del Belgio per quanto riguarda l’utilizzo dei beni russi congelati è innegabile e deve essere risolta in modo tale che tutti gli Stati europei corrano lo stesso rischio – ha sottolineato. Ha aggiunto che l’obiettivo è raggiungere un consenso sul proseguimento del sostegno all’Ucraina nella riunione del Consiglio Europeo del 18 dicembre.

Prima Merz ha incontrato von der Leyen nella sede della KE a Bruxelles, dopodiché si sono recati insieme dal primo ministro belga. Come ha riferito l’emittente pubblica belga VRT, l’incontro dei tre leader si è concluso prima delle ore 22.

Il capo del governo tedesco ha annullato la visita in Norvegia per recarsi a Bruxelles a colloquio con de Wever.

Secondo la proposta della KE, i beni della banca centrale russa congelati dal 2022 dovrebbero essere utilizzati per finanziare un prestito riparatorio per l’Ucraina. Quest’ultima restituirebbe il denaro quando la Russia le pagherà il risarcimento per i danni di guerra.

Il Belgio non è convinto di questa soluzione; nel suo territorio si trova infatti la camera di compensazione Euroclear che detiene la maggior parte dei fondi congelati. Il primo ministro de Wever ha ripetuto più volte che il Belgio non è pronto per una tale soluzione, poiché teme di dover pagare lui stesso il denaro alla Russia se questa dovesse vincere in tribunale.

Mercoledì von der Leyen ha concretizzato i suoi piani presentando progetti di norme. Ha proposto due opzioni per il proseguimento del finanziamento del sostegno all’Ucraina: con l’uso dei beni russi oppure con debito contratto dall’UE. Secondo von der Leyen ciò coprirà i due terzi delle esigenze dell’Ucraina per gli anni 2026-2027. Si parla quindi, secondo i calcoli del Fondo Monetario Internazionale, di 90 miliardi di euro. Von der Leyen ha dichiarato che la KE ha risposto a tutte le obiezioni del Belgio proponendogli garanzie in caso di rivendicazioni russe.

De Wever si è opposto alla proposta della KE. Prima dell’incontro con Merz e von der Leyen ha detto che non si lascerà costringere a sostenerla.

– Sono in grado di definire la mia posizione, anche se ci sono grandi e forti vicini che mi piacciono molto e che rispetto politicamente, i quali possono chiedermi di fare qualcosa di diverso. Ho una sola responsabilità: gli interessi dei contribuenti belgi – ha sottolineato.

Merz si è espresso a favore dell’uso dei beni russi, opponendosi al contempo all’idea di contrarre un debito comune da parte dell’UE.

La proposta di utilizzo dei beni russi, avanzata mercoledì dalla KE, non richiede il consenso di tutte le 27 capitali dell’UE, ma di una maggioranza qualificata, costituita da 15 Stati membri che rappresentano il 65 per cento della popolazione. Può quindi essere approvata senza il consenso del Belgio. (06.12.2025)