Città del Vaticano – L’identità europea « non può essere compresa e promossa se non in riferimento alle sue radici giudaico-cristiane », ha dichiarato il papa ai membri del gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (CRE).
Riunendo circa 80 deputati europei, questo ultimo promuove un conservatorismo nazional-conservatore moderato, posizioni rigide sull’immigrazione e un marcato conservatorismo sociale. Include in particolare il partito Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, il partito nazionalista polacco Diritto e Giustizia (PIS) e Identité-Libertés dell’eurodeputata francese Marion Maréchal.
Léon XIV ha riaffermato il « legame intrinseco tra il cristianesimo e la storia europea ». Fedele alla sua sensibilità sociale, il capo della Chiesa cattolica ha collegato questa eredità cristiana a un invito a « rispondere alle sfide poste dalla povertà, dall’esclusione sociale, dalla precarietà economica, così come dalla crisi climatica, dalla violenza e dalla guerra ».
Queste affermazioni possono essere lette come un modo di orientare il dibattito verso l’inclusione e la responsabilità sociale, allontanandolo così dal terreno identitario promosso dal gruppo CRE. (10 dicembre 2025)
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