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BRUXELAS – Il ministro dell’Agricoltura e della Pesca, José Manuel Fernandes, ha sottolineato oggi che il Portogallo negozierà fino alla fine e senza piegarsi per avere maggiori possibilità di pesca per il 2026 rispetto alle catture di quest’anno.
“La negoziazione si fa fino all’ultimo secondo, non siamo mai soddisfatti”, ha dichiarato il ministro, in dichiarazioni ai giornalisti, a Bruxelles.
“Lottiamo sempre con l’obiettivo di avere possibilità di pesca superiori a ciò che effettivamente peschiamo e, rispettando la sostenibilità, cercare di ridurre al massimo possibile i tagli”, ha aggiunto José Manuel Fernandes.
Le priorità portoghesi in questa negoziazione sono la sogliola, il rospo e il goraz, specie di grande importanza commerciale per le quali la Commissione Europea raccomanda tagli rispettivamente del 28%, 2% e 3% per il prossimo anno.
“Non ci pieghiamo”, ha sottolineato ancora il ministro.
Oltre a questi tagli, la proposta dell’esecutivo comunitario include riduzioni nelle catture di juliana (-26%) e del 5% nello sgombro cavallo.
Lo sgombro cavallo dovrebbe avere una riduzione del 5% nelle acque iberiche (856.520) e la platessa del 20% nel 2026, 2027 e 2028 (99 tonnellate).
Merluzzi e razze mantengono la quota del 2025 e quella del tonno rosso dovrebbe aumentare del 17% e quella degli areeiros del 12%.
In attesa dei risultati dei negoziati con la Norvegia, José Manuel Fernandes ha anticipato che a Terranova, in Canada, che fa parte dell’Organizzazione della Pesca nell’Atlantico del Nord (NAFO, nella sigla inglese), vi è un aumento di 800 tonnellate nelle catture di baccalà. (12/12/25)