Bruxelles – Nella preparazione del bilancio a lungo termine per gli anni 2028 – 2034, la Slovacchia sosterrà la tutela degli interessi degli agricoltori e della politica di coesione. Lo ha dichiarato il presidente del governo della Repubblica Slovacca Robert Fico (Smer-SD) al termine del vertice di due giorni dell’UE a Bruxelles, riferisce il corrispondente della TASR.
Robert Fico alla riunione del Consiglio europeo ha ribadito le posizioni della Slovacchia, che riguardano soprattutto la tutela degli interessi degli agricoltori e la continuazione della politica di coesione, il che secondo lui significa ottenere risorse sufficienti per eliminare le disparità regionali.
«Voglio dire che dovremo fare enormi compromessi, semplicemente dobbiamo avere comprensione reciproca», ha dichiarato il premier. Ha aggiunto che l’ammontare previsto del bilancio a lungo termine è di 2000 miliardi di euro, il che significa che dai contributori netti, ad esempio la Germania, ma anche da un Paese piccolo come Malta, ci si aspetta che aumentino in modo significativo i loro contributi al bilancio. Per alcuni Paesi, secondo lui, si tratta di un aumento fino al 60%, per altri Stati di un aumento fino al 100%.
«Il compromesso deve consistere nel fatto che, se abbiamo delle ambizioni, dobbiamo discutere dove reperire le risorse per tutto ciò che la Commissione europea ha pianificato. Siamo molto lontani da un accordo», ha descritto la situazione. Ha aggiunto che ci sono sforzi affinché l’accordo sul quadro finanziario pluriennale (QFP) arrivi entro la fine del 2026, ma ha espresso dubbi che ciò riesca, perché vede un’enorme quantità di opinioni contrastanti. «È una questione così seria che alla fine dovremo trovare un accordo, ma questo richiederà da parte nostra un grande grado di compromessi e anche un grande grado di rispetto per l’opinione altrui», ha affermato.
Nel dibattito dei leader sulla competitività ha dichiarato di condividere la stessa opinione degli imprenditori slovacchi in patria, ossia che non si può parlare di competitività, anche tenendo conto degli impegnativi obiettivi climatici, se non si risolve il problema del prezzo dell’energia. «Se non risolviamo questo, non abbiamo alcuna possibilità di avere successo. Vorrei illustrarlo con l’esempio dell’azienda Slovalco di Žiar nad Hronom. A causa di obiettivi insensati si è arrivati alla chiusura dell’azienda in Slovacchia, che impiegava 500 lavoratori. Un’azienda moderna ed ecologica che era in grado di produrre il 17% del consumo di alluminio nell’UE. E noi l’abbiamo lasciata chiudere. Cioè non noi, le sciocchezze dell’UE l’hanno fatta chiudere», ha detto il premier.
A questo proposito ha ricordato che il suo governo sta negoziando con i proprietari, si tratta di un gruppo internazionale di persone, e sta cercando soluzioni per rimediare alla situazione e soluzioni per l’azienda, che è un «esempio da manuale» di come si possa liquidare un’impresa ecologicamente moderna che offre una materia prima strategica, necessaria all’interno dell’Unione europea. «La mia ambizione è che in Slovacchia si continui a produrre alluminio. Stiamo cercando qualche soluzione, ma rifiuto di chiudere la porta in questo modo, come ha fatto il precedente governo», ha spiegato il premier. (19 dicembre)
«Il compromesso deve consistere nel fatto che, se abbiamo delle ambizioni, dobbiamo discutere dove reperire le risorse per tutto ciò che la Commissione europea ha pianificato.» Robert Fico
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