Bruxelles (ANSA) – Un riferimento all’aggressione di Mosca in Ucraina, il richiamo a Teheran per la de-escalation in Medio Oriente e l’appello alla creazione di uno Stato palestinese per la pace. Alla prima storica a Bruxelles, i leader dell’Ue e dei sei Paesi del Golfo hanno trovato un’intesa politica affatto scontata su una dichiarazione congiunta finale che contiene riferimenti chiari alla Russia e all’Iran.
In cambio, però, qualsiasi cenno alle sanzioni nei confronti di Mosca – terreno fertile per le petromonarchie impegnate a commerciare greggio con il Cremlino – viene eluso. L’approccio soft sotto il profilo degli affari, voluto dietro le quinte dal saudita Mohammed bin Salman, è culminato in un abbraccio con Ursula von der Leyen teso a “rafforzare le relazioni”. Con il risultato di mandare su tutte le furie verdi, sinistra e ong: l’azione comunitaria, è la loro accusa, rischia di “ripulire l’immagine” di Mbs, accusato di essere il mandante dell’omicidio del giornalista saudita Jamal Khashoggi.
Il dialogo tra l’Ue e il Golfo, destinato a prendere slancio nei prossimi anni con un nuovo vertice in Arabia Saudia, a casa di Mbs, nel 2026, non è tra sordi. Soprattutto sul business. La vera star della giornata, stando alle ricostruzioni di fonti diplomatiche, è stato proprio il saudita: accolto da von der Leyen e dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel – Bin Salman ha tessuto la trama diplomatica del Golfo.
A vertice concluso, dopo che le telecamere lo hanno immortalato anche a passeggiare con il presidente francese Emmanuel Macron, ha abbracciato von der Leyen in un bilaterale che la presidente dell’esecutivo Ue, postando una foto su X, ha definito “ottimo” per “costruire un corridoio economico” su “energia rinnovabile, di dati e di persone” (16 ottobre).
La responsabilità editoriale di questa pubblicazione è dell’ ANSA.