Have the article read by OpenAI (Beta). Please note that AI translations may take some time to process.

Bruxelles (ANSA) – La Commissione europea ha completato la sua analisi sulla situazione dello Stato di diritto in Polonia nel contesto della procedura di cui all’articolo 7 dei Trattati europei e ritiene che non vi sia più un rischio evidente di grave violazione dello Stato di diritto in Polonia. La procedura in questione era stata aperta nel 2017 a seguito dell’approvazione da parte del Paese, guidato allora dal partito di estrema destra Diritto e Giustizia (PiS), di una riforma della giustizia che secondo Bruxelles minava l’indipendenza dei giudici.

“Oggi segna un nuovo capitolo per la Polonia. Dopo più di 6 anni, riteniamo che la procedura dell’articolo 7 possa essere chiusa. Mi congratulo con il Primo Ministro Donald Tusk e il suo governo per questo importante passo avanti” ha commentato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen su X. “Questo è il risultato del duro lavoro della Polonia e dei determinati sforzi di riforma”, ha aggiunto.

Secondo palazzo Berlaymont, Varsavia ha avviato una serie di misure legislative e non legislative per rispondere alle preoccupazioni sull’indipendenza del sistema giudiziario, ha riconosciuto il primato del diritto dell’Ue e si è impegnata ad attuare tutte le sentenze della Corte di giustizia dell’Ue e della Corte europea dei diritti dell’uomo relative allo Stato di diritto, compresa l’indipendenza giudiziaria.

L’esecutivo ha informato il Consiglio e il Parlamento europeo di questa valutazione e della sua intenzione di ritirare la proposta motivata a partire dal 2017, chiudendo così la procedura di cui all’articolo 7. Quest’ultima, nota come ‘opzione nucleare’, prevede la sospensione di alcuni diritti di adesione dello Stato membro interessato dalla procedura in caso di gravi e ripetute violazioni dello Stato di diritto. Ad ora la procedura è aperta anche nei confronti dell’Ungheria (6 maggio).

La responsabilità editoriale di questa pubblicazione è dell’ ANSA.