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La Polonia ha presentato lunedì a Bruxelles la candidatura ufficiale di Varsavia a sede dell’Ufficio dell’Unione Europea per le Questioni Doganali (EUCA). In totale, nove Stati membri sono in lizza per ospitare l’agenzia dell’UE.

“Iniziamo la battaglia per la sede dell’agenzia doganale europea a Varsavia. Non abbiamo dubbi che Varsavia sia il luogo migliore affinché la sede di questa agenzia si trovi proprio lì” – ha dichiarato, poco prima della presentazione della candidatura polacca presso la sede brussellese della Rappresentanza Permanente della Repubblica di Polonia presso l’Unione Europea, il ministro delle finanze e dell’economia, Andrzej Domański.

Il politico ha sottolineato in particolare la posizione strategica della Polonia nell’Unione Europea e la logistica di Varsavia.

“Parliamo moltissimo di sicurezza. Noi, senza ombra di dubbio, siamo il leader della sicurezza in Europa. Il commercio, i flussi di merci sono anch’essi sicurezza” – ha affermato il ministro.

Oltre alla Polonia, per la sede dell’EUCA concorrono anche altri otto Stati membri, tra cui, tra gli altri, Francia, Paesi Bassi, Portogallo e Croazia. Alcuni, come il Portogallo, hanno già presentato nei giorni scorsi le candidature ufficiali a Bruxelles.

Presente all’evento, Adam Struzik, presidente della regione della Masovia, ha riconosciuto che, sebbene la concorrenza sia forte, sia Varsavia sia l’intera Masovia hanno moltissimo da offrire, tra cui l’accesso all’istruzione e al sistema sanitario, aspetti importanti dal punto di vista dei funzionari che lavoreranno nell’agenzia dell’UE. Quest’ultima dovrebbe impiegare 250 persone.

“Inoltre, c’è l’argomento della molteplicità delle frontiere presenti in Polonia. Perché abbiamo un confine marittimo, confini terrestri e aerei. Tra i candidati non c’è un altro paese che abbia così tante frontiere” – ha aggiunto Struzik.

Le autorità polacche sostengono inoltre che Varsavia è già sede di un’agenzia dell’UE, ossia l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera Frontex.

“A nostro avviso, il fatto che Frontex si trovi a Varsavia è un argomento importante a favore del fatto che anche l’ufficio doganale dell’Unione si trovi a Varsavia. Questo ci permetterà di creare un hub per la sicurezza delle frontiere a Varsavia e consentirà una collaborazione molto migliore, una collaborazione più stretta tra questi due uffici, che saranno responsabili della sicurezza delle frontiere dell’Unione Europea” – ha dichiarato Małgorzata Krok, delegata del ministro delle finanze per la candidatura di Varsavia a sede dell’EUCA.

Secondo lei, gli argomenti a favore di Varsavia sono numerosi.

“La città stessa è un luogo eccellente in cui vivere, svilupparsi, studiare e lavorare. Senza parlare dell’accesso a specialisti altamente qualificati” – ha affermato.

Argomenti simili sono stati presentati già a novembre in una lettera alla segretaria generale della Commissione Europea, Ilze Juhansone, dal primo ministro Donald Tusk, il quale ha sostenuto che la sede dell’EUCA dovrebbe essere assegnata a uno degli Stati con una posizione strategica e con esperienza nella gestione delle frontiere esterne dell’UE, requisiti che la Polonia soddisfa. Il primo ministro ha inoltre sottolineato che l’amministrazione doganale polacca è moderna ed efficace e che in essa prestano servizio funzionari esperti.

L’EUCA dovrà sostenere le autorità doganali degli Stati membri nella semplificazione delle procedure doganali per le imprese e nel garantire un’efficace riscossione dei dazi e delle imposte per il bilancio dell’Unione Europea e per i bilanci nazionali. Dovrà inoltre contribuire a rafforzare la protezione del mercato dell’UE contro prodotti pericolosi o illegali.

La decisione sulla futura sede dell’EUCA dovrebbe essere presa tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo 2026. (8.12.2025)