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Bruxelles (ANSA) – Il ragionamento – al netto della telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin, che segna l’avvio formale dei negoziati di pace – non cambia. “L’Europa deve poter sedersi a quel tavolo, perché non c’è accordo possibile senza di noi”. A ribadirlo è l’alta rappresentante Ue Kaja Kallas, nel corso di un’intervista alla European Newsroom, il consorzio di agenzie di cui l’ANSA fa parte.

Un concetto ribadito dai ministri degli Esteri di Francia, Germania e Spagna riuniti a Parigi, secondo i quali è ovviamente necessaria la presenza anche dell’Ucraina. L’esito delle discussione, specie se si arriverà ad un accordo, “influenzerà molto” il Vecchio Mondo in generale e l’Unione Europea in particolare, dunque l’obiettivo – argomenta Kallas – è ora di “costruire il rapporto con la nuova amministrazione americana”, in modo da poter rientrare nei giochi.

L’Europa deve poter sedersi a quel tavolo, perché non c’è accordo possibile senza di noi

Kaja Kallas, Alta rappresentante Ue per gli Affari Esteri e la politica di sicurezza

La Conferenza di Monaco – luogo altamente simbolico, perché diede i natali all’appeasement di Neville Chamberlain verso Adolf Hitler nel 1938 – nei prossimi giorni si trasformerà dunque nel palcoscenico dove avverrà una girandola d’incontri, dal G7 al Quint. Volodymyr Zelensky, sinora ospite confermato, aveva – a quanto si apprende – in programma incontri con i vertici dell’Ue. “La situazione si sta adesso evolvendo rapidamente”, spiega una fonte europea.

La chiave è capire se Usa e Ue riusciranno a trovare una sintesi. “Vediamo alcune cose in modo diverso ma forse più chiaramente di chi vive molto lontano”, ha sottolineato Kallas precisando di aver spiegato al vicepresidente Usa JD Vance – lo ha definito “un ottimo incontro” – che l’Europa “deve essere ascoltata” perché, qualunque sia l’accordo, “poi va attuato dagli europei e dagli ucraini e non si può avanzare senza di noi e di loro” (12 febbraio).

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