L’Ue accusa Google di violare le regole della concorrenza
da ANSA | 23.Mar 2025 | Europe in brief
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La Commissione Ue ha inviato delle conclusioni preliminari ad Alphabet per non aver rispettato il Digital Markets Act (Dma), in merito a due servizi per i quali è stata designata come gatekeeper
This photo taken on February 12, 2023 in Brussels shows reflections on a smartphone screen of logos of online platforms google, facebook, linkedin, Amazon, Apple store and Tiktok as the European Commission announced last September the world's biggest digital firms, identified as "gatekeepers" by the EU, must comply from March 6, 2024, with strict do's and don'ts under a landmark law, the Digital Markets Act (DMA). The EU has built a powerful legal arsenal to take on the internet giants, including the DMA which seeks to encourage competition in the digital world, and its sister milestone law, the Digital Services Act (DSA). The DSA demands the most popular social networks and websites police content online more aggressively and protect consumers while they shop. (Photo by Kenzo TRIBOUILLARD / AFP)
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La Commissione Ue ha inviato delle conclusioni preliminari ad Alphabet per non aver rispettato il Digital Markets Act (Dma), in merito a due servizi per i quali è stata designata come gatekeeper. Secondo Bruxelles, alcune caratteristiche e funzionalità di Google Search trattano i servizi di Alphabet in modo più favorevole rispetto a quelli della concorrenza.
Secondo la Commissione, inoltre, l’app marketplace Google Play non è conforme al Dma, poiché agli sviluppatori di app è impedito di indirizzare liberamente i consumatori verso altri canali per offerte migliori. “L’annuncio spinge per ulteriori modifiche a Google Search, Android e Play che danneggeranno le aziende e i consumatori europei, ostacoleranno l’innovazione, indeboliranno la sicurezza e peggioreranno la qualità dei prodotti” è la replica di Google affidata al blog della società.
“Le conclusioni della Commissione ci impongono di apportare ulteriori modifiche al modo in cui mostriamo alcuni tipi di risultati di ricerca, il che renderebbe più difficile per le persone trovare ciò che stanno cercando e ridurrebbe il traffico verso le aziende europee” spiega Google, sostenendo che si tratti di “un’idea semplicemente sbagliata” (19 marzo).
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