Bruxelles (ANSA) – La Commissione europea apre una procedura per deficit eccessivo per Italia, Francia e altri cinque Paesi: Belgio, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia. Dopo i passaggi previsti, spiega, proporrà le raccomandazioni al Consiglio sul rientro del disavanzo nel pacchetto di autunno del semestre europeo. L’esecutivo comunitario ha poi valutato che la Romania non ha preso azioni efficaci per la correzione del deficit chiesta dal Consiglio.
L’avvio della procedura per deficit eccessivo è un passaggio ampiamente atteso da Roma, che si tradurrà però solo a novembre nella raccomandazione formale sull’entità di aggiustamento richiesto. Con il Patto di stabilità, rivisto e ora di nuovo in vigore, segna però il fischio di inizio di un nuovo ciclo di attenzione sui conti pubblici. “Non dobbiamo confondere la cautela nella spesa con l’austerità”, ha ammonito il commissario all’Economia Paolo Gentiloni. “La cautela nella spesa è necessaria nei paesi ad alto debito e deficit molto alto”, ma l’Italia “ha un volume di fuoco possibile di investimenti senza precedenti” con il Pnrr e deve quindi “moltiplicare gli sforzi” sul Recovery.
La procedura, per il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, “era ampiamente prevista”. “Abbiamo un percorso, avviato dall’inizio del governo, di responsabilità della finanza pubblica sostenibile, che è apprezzata dai mercati e dalle istituzioni Ue, andremo avanti così”. La relazione sulla procedura per deficit della Commissione andrà ora al Comitato economico finanziario, a luglio ci sarà la proposta della Commissione al Consiglio, poi al vaglio dell’Ecofin a giugno.
Solo a novembre con il pacchetto di autunno, e assieme al parere sul documento programmatico di bilancio (da presentare entro il 15 ottobre), la Commissione farà la proposta sulla raccomandazione al Consiglio chiedendo concretamente di intervenire sui conti: un unicum nel semestre europeo, legato alla transizione al nuovo Patto. Il vero momento di svolta per i conti pubblici visti dall’Ue sarà infatti già venerdì 21 giugno, quando l’esecutivo comunitario darà le nuove ‘traiettorie di riferimento’, per far rientrare oltre al deficit soprattutto il debito (è previsto nel ‘braccio preventivo’ del nuovo Patto, mentre la correzione per deficit è nel ‘braccio correttivo’) (19 giugno).
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