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Bruxelles (ANSA) – “Le norme contenute nel decreto-legge” flussi dell’Italia, che aveva introdotto anche nuove regole per le Ong, “devono essere interpretate e attuate nel rispetto del diritto internazionale”. Lo scrive la commissaria Ue per gli Affari interni, Ylva Johansson, rispondendo a un’interrogazione di oltre 30 eurodeputati di diversa nazionalità e colore politico sulle disposizioni del governo riguardanti l’attività di soccorso in mare. L’assistenza in mare “costituisce un obbligo stabilito dal diritto internazionale”, evidenzia Johansson, precisando che il sollecito vale “anche quando a svolgere le attività Sar sono imbarcazioni private”.

Nell’interrogazione a firma Socialisti e democratici (S&D), Liberali (Renew), Verdi e Sinistra radicale, gli eurodeputati contestano le disposizioni italiane che impongono “alle navi civili di soccorso di dirigersi immediatamente verso un porto assegnato, spesso un porto lontano, dopo ogni salvataggio, fatto che ritarda le operazioni di ricerca e soccorso”, portando a loro suffragio anche alcune stime sui salvataggi offerte da Medici senza frontiere.

“Nei limiti delle sue competenze e del suo mandato – è la replica di Johansson -, la Commissione mantiene contatti stretti e regolari con le autorità italiane e continua a seguire da vicino l’efficace attuazione del decreto-legge” in questione. Oltre al rispetto dell’obbligo internazionale di salvataggio in mare, la commissaria Ue ricorda anche che “in linea con l’acquis dell’Ue, spetta agli Stati membri garantire che qualunque persona presente nelle loro acque territoriali abbia un accesso effettivo alla procedura di asilo e che le domande siano esaminate conformemente” alle norme comunitarie.

Tra i firmatari dell’interrogazione figurano anche gli italiani Brando Benifei, Pietro Bartolo, Alessandra Moretti, Daniela Rondinelli, Massimiliano Smeriglio, Pina Picierno, Patrizia Toia e Beatrice Covassi del Pd, Piernicola Pedicini e Rosa D’Amato dei Verdi, e Laura Ferrara appartenente ai Non iscritti (1 agosto).

Bruxelles respinge i roghi dei testi sacri e del Corano

Bruxelles (ANSA) – “E’ estremamente chiaro che respingiamo i roghi dei testi sacri e del Corano. Noi difendiamo la libertà di religione e di espressione. Ciò che è legale non è necessariamente etico”. Lo ha detto la portavoce per la politica estera dell’Ue, Nabila Massrali, rispondendo alle domande dei giornalisti sull’ultima manifestazione davanti al Parlamento svedese a Stoccolma durante la quale è stato profanato il Corano (1 agosto).

L’Ue sostiene Parigi nel rimpatrio degli europei dal Niger

Bruxelles (ANSA) – “A seguito dei recenti avvenimenti, la Francia ha chiesto assistenza tramite il meccanismo di protezione civile dell’Ue per sostenere il rimpatrio di cittadini dell’Ue in Niger. L’Ue sostiene il rimpatrio dei cittadini”. Lo comunica la Commissione europea in una nota. “La Francia ha ora offerto quattro aerei per gli sforzi di rimpatrio da Niamey a Parigi. Due voli sono già arrivati in Francia, rimpatriando circa 500 persone. Altri voli sono in preparazione. Il meccanismo Ue finanzierà il 75% dei costi di trasporto”, evidenzia l’esecutivo Ue.

La disoccupazione resta al 6,4% a giugno nell’Eurozona

Bruxelles (ANSA) – Per il terzo mese consecutivo il tasso di disoccupazione è rimasto, lo scorso giugno, al 6,4% nell’Eurozona e al 5,9% nell’insieme Ue. Lo ha reso noto oggi Eurostat in base ai dati destagionalizzati ricordando che nel giugno 2022 la disoccupazione era al 6,7 nell’Eurozona e al 6,1 nell’Ue. I dati Eurostat segnalano una lieve flessione per quanto riguarda la disoccupazione giovanile, passata dal 14% di maggio al 13,8% di giugno nei 20 Paesi della zona euro. Nell’Ue il tasso degli under 25 senza lavoro è invece salito dal 14 al 14,1%. L’Italia, dove il tasso di disoccupazione giovanile è sceso dal 21,7 al 21,3% a giugno, continua a essere al top nell’Eurozona alle spalle di Spagna (27,4%) e Grecia (23,6%). Tra i Paesi Ue che non hanno adottato la moneta unica è la Svezia a detenere il record della disoccupazione giovanile più alta con un tasso che a giugno, per il quarto mese consecutivo, è rimasto al 21,8% (1 agosto).

Indagine su Pierre Cardin per violazione delle norme antitrust

Bruxelles (ANSA) – La casa di alta moda Pierre Cardin e la tedesca Ahlers sono finite sotto la lente Ue per sospetta violazione delle norme antitrust. Lo ha reso noto la Commissione europea. In base a una prima valutazione del caso, su cui Bruxelles indaga da oltre due anni, le due aziende coinvolte potrebbero aver infranto le regole sulla concorrenza attraverso intese bilaterali che avrebbero favorito Ahlers limitando o impedendo le vendite su mercati esteri e a determinati clienti di vestiti della casa di moda francese da parte di altre società autorizzate.

Secondo quanto si legge in una nota, il comportamento anticoncorrenziale sarebbe in atto da più di dieci anni e avrebbe penalizzato altre aziende che avevano ottenuto la licenza di commercializzate i prodotti di Pierre Cardin sui mercati tradizionali e su quello online. Le indagini svolte dall’Ue hanno già portato nel giugno del 2021 a ispezioni a sorpresa nelle aziende interessate al caso e all’apertura di un apposito dossier nel gennaio del 2022. Nel caso in cui i sospetti della Commissione dovessero essere confermati dalle ulteriori indagini, le aziende interessate potrebbero essere soggette al pagamento di sanzioni pari fino al 10% dei loro fatturati (31 luglio).

Questa raccolta è una selezione editoriale basata sulla copertura europea dell’ANSA. La responsabilità editoriale di questa pubblicazione è dell’ANSA. Viene pubblicata il lunedì e il giovedì.