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Bruxelles (ANSA) – La Commissione europea è “a conoscenza degli emendamenti alla costituzione ungherese adottati dal parlamento ungherese”. “Dobbiamo esaminarli con molta attenzione” “dalla prospettiva del diritto europeo. Per quanto riguarda le azioni, non esiteremo ad agire se necessario” ha detto la portavoce della Commissione Eva Hrncirova, rispetto all’emendamento alla Legge fondamentale adottata dall’Ungheria.

“La nostra posizione su questi diritti è estremamente chiara. Sosteniamo la comunità Lgbtq+. La legge presenta diversi aspetti da esaminare. La analizzeremo e poi vedremo a che punto siamo rispetto alla legge Ue”, ha aggiunto la portavoce Arianna Podestà.

Il Parlamento ungherese ha approvato un emendamento alla Costituzione che restringe in modo significativo le libertà civili e i diritti umani. Centrale nella riforma è il primato dei diritti dei bambini a un “corretto sviluppo fisico, intellettuale e morale” sugli altri diritti fondamentali, eccetto il diritto alla vita, e inclusa la libertà di riunione pacifica, escamotage con cui si vietano le marce del Pride.

L’emendamento consente inoltre l’uso del riconoscimento facciale per tracciare e multare i partecipanti. Le modifiche alla Legge fondamentale riguardano poi la definizione di genere. “Il sesso di una persona alla nascita è una caratteristica biologica e può essere maschile o femminile”, si legge nel testo approvato. Con questo nuovo emendamento, si elimina quindi il riconoscimento legale per le persone trans e intersessuali.

Nei giorni scorsi, il commissario europeo alla Giustizia Michel McGrath aveva già messo in guardia il governo di Budapest, aprendo all’ipotesi di una procedura d’infrazione come già avvenuto con un altro provvedimento anti-Lgbt adottato dall’Ungheria che vieta la ‘promozione dell’omosessualità’ ai minori (15 aprile).

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