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Bruxelles (ANSA) – L’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell e il commissario all’Allargamento Oliver Varhelyi hanno criticato la Georgia per aver approvato una legge sull’influenza straniera, chiedendo a Tbilisi di ritirarla. “L’Ue è al fianco del popolo georgiano nella sua scelta a favore della democrazia e di un futuro Ue per la Georgia. L’adozione della legge sulla trasparenza delle influenze straniere impatta negativamente sui progressi della Georgia nel percorso europeo” hanno dichiarato in una nota congiunta.

“La scelta su come andare avanti – hanno aggiunto – è nelle mani della Georgia. Invitiamo le autorità a ritirare immediatamente la legge mantenendo l’impegno con il percorso europeo e attuando i passi necessari sui nove punti indicati dalla Commissione a novembre”. La dichiarazione dell’Ue sulla legge sulle influenze straniere varata da Tbilisi tra le fortissime proteste della popolazione è arrivata solo diverse ore dopo l’approvazione del Parlamento georgiano.

Secondo Politico.eu il ritardo è stato causato dall’impossibilità di arrivare ad una dichiarazione congiunta dei 27 a causa dell’opposizione dell’Ungheria, che a Bruxelles esprime il commissario all’Allargamento, tra i titolati a firmare lo statement. Nella nota l’Ue ha sottolineato che “intimidazioni, minacce e aggressioni fisiche a figure della società civile, ad esponenti politici e ai giornalisti, così come alle loro famiglie, è inaccettabile” e ha invitato “le autorità georgiane ad indagare su queste azioni che sono documentate”.

La Georgia ha ottenuto lo status di paese candidato nel dicembre 2023, ferma restando l’attuazione delle misure specificate nella raccomandazione della Commissione dell’8 novembre 2023 che, tra le altre cose, prevedono la tutela dei diritti umani e della società civile così come della libertà dei media (15 maggio).

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