Tunisi (ANSA) – È stato firmato a Cartagine il Memorandum di intesa tra Ue e Tunisia. A firmarlo la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, la premier Giorgia Meloni, il primo ministro olandese, Mark Rutte, e il presidente tunisino, Kais Saied. “I nostri team hanno lavorato duramente per realizzare rapidamente un pacchetto forte, che rappresenta un investimento nella nostra prosperità condivisa, nella stabilità e nelle generazioni future” ha scritto in un tweet Ursula von der Leyen confermando “i 5 pilastri” dell’intesa concordati a giugno tra Ue e Tunisia: assistenza macrofinanziaria dell’Ue, rafforzamento dei legami economici, cooperazione sull’energia verde, immigrazione e promozione dei contatti tra le persone.
Bruxelles ha ribadito che, oltre ai 150 milioni di euro di fondi per sostenere il disastrato bilancio tunisino, per ora non arriverà nulla in più. I restanti 900 milioni verranno erogati “quando ci saranno le condizioni”, ha spiegato von der Leyen rimarcando l’urgenza, “oggi più che mai, di un’efficace cooperazione sulla migrazione”. Meloni ha sottolineato come sia stato raggiunto “un obiettivo molto importante che arriva dopo un grande lavoro diplomatico”. “Il Memorandum è un importante passo per creare una vera partnership tra l’Ue e la Tunisia” ha detto la premier al termine dell’incontro con Saied, evidenziando come l’intesa debba essere considerata “un modello” per le relazioni tra l’Ue e i Paesi del Nord Africa. Meloni ha poi annunciato lo svolgimento di una conferenza internazionale sull’immigrazione a Roma il 23 luglio. “Lo considero – ha spiegato – l’inizio di un percorso che può consentire una partnership diversa dal passato”.
Con la firma del memorandum, Saied ha incassato la fiducia dell’Ue nonostante la questione spinosa del rispetto dei diritti dei migranti. Von der Leyen ne ha ribadito la necessità. Ma il tunisino ha replicato con la sua versione dei fatti: “dalle Ong arrivano fake news con l’obiettivo di danneggiare la Tunisia e il suo popolo”, ha scandito. Ora, ad essere convinti dovranno essere i 27 Paesi chiamati a dare via libera all’intesa. “Sono fiducioso in un ampio supporto”, ha sottolineato Rutte. Ma con Ungheria e Polonia in trincea sul dossier migranti, il cammino della ratifica non sarà semplicissimo. (16 luglio).
Varsavia fa ricorso alla Corte Ue contro il Green Deal
Bruxelles (ANSA) – La Polonia ha presentato ricorso alla Corte di giustizia dell’Ue (Cgue) contro uno dei provvedimenti in cui si articola il pacchetto climatico dell’Ue Fit for 55. “La lotta per gli interessi polacchi nell’Ue continua! In linea con le nostre precedenti dichiarazioni, oggi noi come Polonia abbiamo presentato il nostro primo ricorso alla Cgue in merito a una delle misure del pacchetto Fit for 55”, ha scritto in un tweet la ministra polacca per il Clima, Anna Moskwa. Il provvedimento impugnato, approvato a marzo, è il regolamento sull’uso del suolo e la silvicoltura (Lulucf). “Nel nostro ricorso – ha spiegato la ministra – sottolineiamo che il regolamento Lulucf è stato adottato su una base giuridica sbagliata, violando inoltre le competenze degli Stati membri, interferendo nel modo in cui viene effettuata la gestione delle foreste, nonostante l’assenza di competenza dell’Ue in questo settore”.
Nelle scorse settimane, Varsavia aveva a più riprese espresso l’intenzione di voler fare ricorso contro alcuni provvedimenti inclusi nel Fit for 55, il pacchetto climatico dell’Ue, le cui proposte legislative puntano a raggiungere entro il 2030 gli obiettivi del Green Deal, ossia la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra del 55% rispetto ai livelli del 1990, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Il regolamento Lulucf, parte delle iniziative del pacchetto climatico, disciplina le attività connesse all’uso del suolo, ai cambiamenti di uso del suolo e alla silvicoltura e mira a conseguire assorbimenti netti di gas serra per almeno 310 milioni di tonnellate di Co2 entro il 2030 nell’Ue (15 luglio).
Il Parlamento europeo chiede una missione per i salvataggi in mare
Bruxelles (ANSA) – Il Parlamento europeo chiede di istituire una missione globale Ue di salvataggio in mare dei migranti. In una risoluzione non legislativa adottata per acclamazione il Parlamento Ue chiede agli stati membri e a Frontex di fornire maggiore capacità in termini di navi, attrezzature e personale alle operazioni di ricerca e soccorso e di garantire un approccio più proattivo e di collaborare anche con le navi delle Ong per salvare più efficacemente le vite in mare. Nella stessa risoluzione l’Eurocamera esprime profondo rammarico e dolore per i morti nel Mediterraneo. Nel testo si condanna fermamente il contrabbando e il traffico criminale ribadendo la necessità di percorsi sicuri e legali di migrazione.
Gli eurodeputati propongono dunque di diffondere maggiori informazioni sui pericoli della rotta mediterranea nei cittadini dei Paesi terzi. Nella risoluzione si chiede alla Commissione di fornire informazioni complete su tutti i tipi di sostegno che l’Ue e i suoi Stati membri forniscono alle guardie di frontiera e costiere dei Paesi terzi, come Libia, Turchia, Egitto, Tunisia e Marocco ed si esorta la Commissione e le autorità nazionali a valutare le accuse di gravi violazioni dei diritti fondamentali da parte della guardia costiera libica e a porre fine a tale cooperazione se tali violazioni sono provate. Gli eurodeputati invitano infine la Commissione a presentare proposte per subordinare i finanziamenti ai Paesi terzi alla cooperazione nella gestione dei flussi migratori e nella lotta contro i trafficanti di esseri umani (13 luglio).
Arriva in Europa Bard, la sfida di Google a ChatGpt
Roma (ANSA) – Arriva anche in Europa e in Italia, in lingua italiana, Bard il software di Intelligenza artificiale generativa di Google, concorrente diretto di ChatGpt. “Bard attinge a informazioni sul web per fornire risposte aggiornate e di alta qualità – spiega Google – ci siamo confrontati con esperti, legislatori ed enti regolatori, inclusi i Garanti per la protezione dei dati, per comprendere il loro punto di vista e le loro indicazioni. Abbiamo adottato misure per aiutare le persone a gestire le informazioni in modo responsabile”. In Italia a fine marzo scorso ChatGpt è stato sospeso per un mese dopo le osservazioni del Garante Privacy.
“Bard è un’esperienza diversa dalla ricerca di Google, un nuovo paradigma del modo in cui usiamo il computer”, ha spiegato in una conference call a cui l’ANSA ha partecipato, Jack Krawczyk, Direttore del prodotto in Google, aggiungendo che Bard è accessibile a tutti. Per il colosso californiano l’espansione del chatbot, lanciato in versione beta a marzo scorso “è la più grande fino a questo momento, il nostro approccio è ambizioso e responsabile”. E’ possibile interagire con Bard in più di 40 lingue tra cui arabo, cinese, tedesco e hindi. Poiché si tratta di una tecnologia sperimentale, Google avverte che “Bard potrebbe in alcune occasioni fare affermazioni imprecise in risposta ad una richiesta dell’utente.
“Se ricevete una risposta da Bard che ritenete imprecisa oppure non appropriata – aggiunge – o se riscontrate un problema o se desiderate semplicemente mandare una segnalazione, c’è un modo semplice per lasciare un commento. Potete anche scegliere per quanto tempo Bard archivierà i vostri dati nel vostro account Google” oppure “disattivare completamente questa funzione ed eliminare facilmente la vostra attività su Bard”. Oltre a rispondere alle domande degli utenti (si possono anche ascoltarle e ricevere risposte multiple con tono e stile diverso) Bard può pure, con le nuove funzionalità, “fissare, organizzare e modificare le conversazioni”, usare “le immagini nei prompt”, cioè nelle richieste al software; “condividere le risposte”, “esportare il codice in più posti” (13 luglio).
Questa raccolta è una selezione editoriale basata sulla copertura europea dell’ANSA. La responsabilità editoriale di questa pubblicazione è dell’ANSA. Viene pubblicata il lunedì e il giovedì.