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Bruxelles (ANSA) – La Moldavia imbocca la via europea, prendendo le distanze – per la seconda volta in un anno – dall’orbita di Mosca. Il Partito d’azione e solidarietà (Pas) europeista della presidente Maia Sandu ha conquistato il 44,13% dei voti. Distanti il Blocco Patriottico, con il 28,25%, il Blocco Alternativo pro-europeo (9,22%), Il Nostro Partito (6,35%) e Democrazia in Patria il 5,72%.

Il leader del Blocco patriottico, Igor Dodon, è sceso in piazza nella capitale per insinuare dubbi sulla legittimità del voto. “Non ci arrendiamo, ieri sono state registrate centinaia di violazioni”, ha sottolineato l’ex presidente moldavo. La delegazione di osservatori dell’Osce ha affermato il contrario. L’integrità democratica delle elezioni, secondo l’Organizzazione, è stata mantenuta nonostante la massiccia ingerenza della Russia.

Un’azione dispendiosa – pari a circa l’1% del Pil del Paese – che si è sviluppata dai “finanziamenti illeciti incanalati attraverso reti oscure a incessanti campagne di disinformazione che erodono la fiducia del pubblico, fino a sfacciati incidenti di sicurezza informatica progettati per seminare il caos”. “Ma non ci siamo lasciati comprare, intimidire o spaventare”, ha sottolineato Sandu.

Il referendum dell’ottobre del 2024, con l’inserimento in Costituzione dell’obiettivo dell’ingresso nell’Unione, era passato per poche migliaia di voti. Questa volta la vittoria è stata netta. E evidente è stato il sollievo dell’Ue. “Moldavia, ci sei riuscita di nuovo. Hai fatto una scelta chiara: Europa, democrazia e libertà. La nostra porta è aperta. E saremo al tuo fianco in ogni fase del cammino. Il futuro è tuo”, ha scritto su X Ursula von der Leyen.

Dello stesso tenore i messaggi arrivati dal presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e dalla numero uno dell’Eurocamera Roberta Metsola. Emmanuel Macron, Donald Tusk e Friedrich Merz hanno tutti sottolineato come a Chisinau è stato dimostrato che la propaganda russa si può sconfiggere. Non era scontato e, già il prossimo weekend, in Repubblica Ceca, gli anti-Ue potrebbero tornare ad alzare la testa con la possibile vittoria elettorale di Andrej Babis.

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