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Bruxelles (ANSA) – Si accendono i riflettori dell’Ue sul rischio disinformazione in vista delle prossime Europee. La Commissione ha annunciato l’apertura di un’indagine nei confronti di Facebook e Instagram, sospettando che Meta non rispetti gli obblighi imposti nel Digital Services Act relativi alla diffusione di pubblicità ingannevoli, campagne di disinformazione e comportamenti non autentici coordinati.

L’esecutivo comunitario ritiene possibile che il declassamento di contenuti politici nei sistemi di raccomandazione di Instagram e Facebook, compresi i loro feed, non sia conforme agli obblighi comunitari. Nel mirino, inoltre, è finita l’intenzione di Meta di deprezzare “CrowdTangle”, uno strumento di public insights che consente il monitoraggio delle elezioni in tempo reale da parte di ricercatori, giornalisti e società civile.

E, secondo gli esperti della Commissione, carenze ci sarebbero anche nel meccanismo di segnalazione dei contenuti illegali. Si tratta della sesta indagine aperta dall’Ue da quando è in vigore il Dsa. “La decisione di oggi dimostra che siamo seriamente intenzionati a rispettare” il regolamento. “Proteggere le nostre democrazie è una lotta comune con i nostri Stati membri”, ha sottolineato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen.

Meta ha ora cinque giorni lavorativi per mostrare alla Commissione cosa è stato fatto o cosa verrà fatto per evitare violazioni. Ma con l’apertura dell’indagine l’esecutivo Ue è autorizzato ad adottare ulteriori misure di esecuzione, misure provvisorie o decisioni di non conformità (30 aprile).

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