Bruxelles (ANSA) – La Commissione europea ha presentato il Clean Industrial Deal che mobiliterà nel breve termine oltre 100 miliardi di euro per sostenere la produzione industriale pulita nell’Ue, di cui un’ulteriore garanzia di 1 miliardo di euro nell’ambito dell’attuale bilancio comune.
Nel suo piano Bruxelles presenta una serie di proposte che saranno dettagliate nei prossimi mesi e, in attesa del fondo Ue per la Competitività, propone una Banca per la decarbonizzazione industriale, con l’obiettivo di raggiungere quota 100 miliardi di euro di finanziamenti.
“Vogliamo tagliare i legami burocratici che vi trattengono”, ha dichiarato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen rivolgendosi ai rappresentanti industriali riuniti ad Anversa, portando con sé la promessa di un continente “di innovazione e produzione industriale”.
Il Clean Industrial Deal si presenta come pilastro fondamentale della seconda legislatura di von der Leyen per permettere all’Europa di “cambiare passo” e colmare il gap di competitività con Stati Uniti e Cina. La strategia complessiva prevede anche un ampio piano di semplificazione, che prende il via con il primo di una serie di pacchetti Omnibus pensati per ridurre la burocrazia.
La prima ondata di semplificazioni riguarderà quattro atti legislativi non ancora recepiti da tutti gli Stati membri, il cui rischio di applicazione disomogenea tra le diverse capitali europee ha sollevato preoccupazioni. Tra questi, la tassonomia degli investimenti sostenibili, che diventerà volontaria per le imprese al di sotto di una certa soglia di dipendenti.
Anche la direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità aziendale (Csrd) e la direttiva sulla due diligence per la responsabilità aziendale saranno semplificate, così come il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (Cbam), dai cui vincoli saranno esentati i piccoli importatori (26 febbraio).
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