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Brusel – Il presidente del PS, il più forte partito di opposizione slovacco, Michal Šimečka, giovedì a Bruxelles, dopo il vertice del gruppo liberale Renew Europe, ha dichiarato di sperare in una cooperazione più intensa tra la Slovacchia e l’Ucraina in futuro. Ha definito confusi i passi del governo slovacco riguardo al supporto all’Ucraina, soprattutto in ambito militare. Tuttavia, ha elogiato il governo per aver sostenuto l’adozione di un nuovo pacchetto di sanzioni anti-russe dell’UE, riporta il corrispondente di TASR.

 Mihal Šimečka ha espresso disaccordo con l’opinione del governo, che secondo lui rifiuta la cooperazione militare con l’Ucraina in termini di donazione di armi e attrezzature militari, e ha sottolineato che esiste una vasta cooperazione tra le aziende slovacche e il settore della difesa su base commerciale, quindi le armi slovacche alla fine finiscono in Ucraina e supportano la sua difesa contro la Russia. Il leader del PS è arrivato a Bruxelles per un incontro con i membri del gruppo liberale Renew Europe.

Durante la conferenza stampa, ha avvertito che dai colloqui di coordinamento con i leader di Francia, Irlanda ed Estonia è emerso che i partner della Slovacchia nell’UE non comprendono le posizioni del governo. Secondo lui, ciò è dimostrato anche dal fatto che negli ultimi giorni la Slovacchia ha nuovamente “ricattato” il resto dell’UE, minacciando di porre il veto su un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia e chiedendo qualcosa che non era comprensibile a nessuno.

“Questo indebolisce l’influenza e le possibilità della Slovacchia all’interno della politica europea. Ci isola e ci aliena ulteriormente,” ha dichiarato.

Secondo lui, la Slovacchia dovrebbe aiutare di più l’Ucraina e considera confuso il fatto che attualmente la cooperazione sia solo su base commerciale. Ha aggiunto che la Slovacchia non dovrebbe essere, non è e non sarà isolata dallo sforzo europeo comune di sostenere l’Ucraina nella sua lotta contro l’aggressione russa e ha espresso la speranza che la Slovacchia torni a essere un partner costruttivo, il che è secondo lui la volontà della maggior parte della popolazione del paese.

Gli Stati membri dell’UE giovedì mattina hanno definitivamente adottato il 19° pacchetto di sanzioni contro la Russia per la sua aggressione in Ucraina. La Slovacchia ha smesso di bloccare l’adozione, poiché Bruxelles, secondo il governo, ha incorporato nella bozza delle conclusioni del vertice tutte le sue richieste riguardanti i prezzi elevati dell’energia, la revisione dell’introduzione del sistema di scambio di emissioni (ETS 2) e l’adattamento degli obiettivi climatici alle esigenze dell’industria automobilistica e pesante.

Šimečka ha elogiato il governo slovacco per aver infine sostenuto l’adozione di un nuovo pacchetto di sanzioni anti-russe, nonostante, secondo lui, i precedenti “teatri e minacce di veto”. (23 ottobre)