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Skopje (ANSA) – La presidente eletta macedone, la conservatrice Gordana Siljanovska Davkova, prima donna capo di stato nel Paese ex jugoslavo, ha prestato oggi giuramento solenne nel corso di una cerimonia in parlamento a Skopje. Leggendo la formula di giuramento ha usato tuttavia il termine ‘Macedonia’ e non ‘Repubblica della Macedonia del Nord’, quello nuovo inserito in costituzione dopo l’accordo degli anni scorsi che pose fine a una disputa quasi trentennale con la Grecia.

E per questo è stata ripresa dal presidente del parlamento. Sostenuta dal partito conservatore Vmro-Dpmne, principale forza di opposizione, Siljanovska Davkova ha battuto il presidente uscente, il socialdemocratico Stevo Pendarovski, nel ballottaggio dell’8 maggio scorso. Critica degli accordi con Grecia e Bulgaria, che hanno sbloccato negli ultimi anni il cammino di integrazione euroatlantica del Paese balcanico, la neopresidente è ferma in particolare nella volontà di tornare al vecchio nome di ‘Macedonia’, non escludendo un referendum.

“Affinché la Macedonia del Nord possa continuare il suo percorso di successo verso l’adesione all’Ue, è fondamentale che continui sulla strada delle riforme e del pieno rispetto dei suoi accordi vincolanti, compreso l’accordo di Prespa”, ha ammonitola presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen via X, poche ore dopo essersi congratulata con Davkova per essere diventata la “prima donna presidente” del Paese balcanico (13 maggio).

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