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Washington (ANSA) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha preso parte, unica leader europea, all’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca con l’intenzione dichiarata di far rivestire all’Italia un “ruolo di ponte tra Stati Uniti ed Ue”, come hanno chiarito anche dal suo partito, grazie a “un rapporto privilegiato che restituisce centralità alla nostra nazione”.

Quella di Meloni è una missione lampo, poco più lunga di quella di due settimane in Florida da Trump, cruciale per la liberazione della giornalista Cecilia Sala, detenuta in Iran per tre settimane. Invitata personalmente dal tycoon e dalla figlia Ivanka, la premier ha sciolto le riserve solo a ridosso del viaggio, il cui senso ha poi inquadrato in un breve video diffuso da Palazzo Chigi.

“È estremamente importante per una nazione come l’Italia, che ha rapporti estremamente solidi con gli Stati Uniti, dare una testimonianza della volontà di continuare e, semmai, rafforzare quella relazione in un tempo in cui le sfide sono globali e interconnesse”.

Poi, al termine della cerimonia, il post con gli auguri di “buon lavoro” al presidente, accompagnato da una foto che risale all’incontro di Mar-a-Lago, e da una promessa strategica: “L’Italia sarà sempre impegnata nel consolidare il dialogo tra Stati Uniti ed Europa, quale pilastro essenziale per la stabilità e la crescita delle nostre comunità”.

Prima di volare a Washington, la premier si è sentita con Ursula von der Leyen, ma non in relazione alla missione in sé, precisano da Bruxelles. Anche perché l’insediamento è considerato dai vertici Ue “una cerimonia più che un incontro e non c’era esigenza di veicolare nessun messaggio a Trump attraverso Meloni” (20 gennaio).

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