Roma (ANSA) – “Ritorno nella terra dei coraggiosi”. Come fece un anno fa la collega Ursula von der Leyen, la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola sceglie Kiev per celebrare la Giornata dell’Europa, continente ferito per il terzo anno consecutivo dalla guerra scatenata con l’invasione russa dell’Ucraina. Mentre il capo di Stato ucraino Volodymyr Zelensky pubblica sui social le immagini dei cittadini che sventolano insieme le bandiere ucraine ed europee in piazza per ricordare che Ucraina è sinonimo di Europa, nella sua storia e nei suoi valori.
E se il presidente russo Vladimir Putin è capace di “rubare anni di pace al continente, non potrà rubare il nostro destino comune”. Per assicurare questo destino, “l’Ucraina ha bisogno di ulteriore e tempestiva assistenza alla difesa per contrastare il piano di vendetta della Russia per quest’anno”, ha ricordato Zelensky dopo il colloquio con Metsola. “La posizione del Parlamento europeo rimane significativa per garantire che tutti i nostri accordi in Europa in materia di difesa e condivisione delle forze siano concretamente attuati”.
Ma non sono solo le armi ad assicurare il futuro europeo dell’Ucraina: “Abbiamo soddisfatto tutte le condizioni necessarie per l’adozione del quadro negoziale nel giugno di quest’anno”, ha sottolineato Zelensky, che preme per l’ingresso tempestivo nell’Unione. Da parte sua, Metsola ha espresso la volontà di “mantenere” la promessa di far entrare l’Ucraina nell’Ue. E a giugno, “ci auguriamo che il vertice in Svizzera porti risultati concreti”, ha sottolineato la leader europea, facendo eco al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, che in un colloquio telefonico con Zelensky ha confermato la “partecipazione al vertice di pace del 15-16 giugno” e invitato “tutti i leader mondiali a sostenere questo sforzo” (9 maggio).
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