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Stoccolma – La ministra svedese per l’UE Jessica Rosencrantz sta negoziando a Belém, in Brasile, rafforzata dall’accordo dell’UE di ridurre le emissioni del 90% entro il 2040.

“Questo fornisce una voce credibile e forte nei negoziati che stanno per arrivare”, dice lei sul posto durante l’incontro ad alto livello in preparazione della conferenza sul clima COP30 delle Nazioni Unite.

Il suo approccio è che ci deve essere un miglior monitoraggio dei piani climatici che ogni Stato membro presenta con cadenza quinquennale secondo l’Accordo di Parigi.

Ora è importante per la Svezia e l’Europa che i piani non vengano nascosti in un cassetto, secondo Rosencrantz, ma che vengano effettivamente attuati. Ma non tutti la pensano così.

“Ci sono interessi di altri paesi che tendono piuttosto a opporsi”, dice Rosencrantz.

Questo rende difficile raggiungere un accordo sulla questione nelle prossime due settimane. Rosencrantz esprime un certo scetticismo.

“Credo che possa essere genuinamente difficile. È una salita in quanto i paesi sono incredibilmente lontani l’uno dall’altro”.

La Svezia non ha alcun ministro presente durante l’incontro stesso. Rosencrantz ritiene sia importante che lei sia presente ora, e pensa che la Svezia abbia una “forte e strategica presenza” anche senza di lei o di un altro collega ministro nelle prossime due settimane.

“La presenza della Svezia è ovviamente importante, ma è l’UE nel suo insieme che negozia sul posto. Ed è anche importante tenerlo a mente”, dice lei.

(7 novembre)