Brusel – Il ministro degli Interni slovacco Matúš Šutaj Eštok (Hlas-SD), dopo la riunione dei ministri degli Stati membri dell’Unione europea lunedì a Bruxelles, ha ribadito che la Slovacchia rifiuta il meccanismo di solidarietà obbligatoria nella redistribuzione dei richiedenti asilo. Secondo lui, il Paese dovrebbe avere un’esenzione in considerazione delle decine di migliaia di rifugiati dall’Ucraina che ha accolto dopo lo scoppio della guerra, informa TASR.
Secondo l’accordo, nel 2026 i Paesi dell’UE dovranno o accogliere un numero stabilito di migranti, o pagare un contributo finanziario per le persone non accolte, oppure fornire un sostegno alternativo agli Stati maggiormente gravati dalla pressione migratoria. Tra questi Paesi figurano Cyprus, Grécko, Španielsko e Taliansko.
Alcuni Stati, ad esempio Česko o Poľsko, possono essere esentati dal contribuire per il prossimo anno. La Slovacchia non rientra tra questi Paesi.
«Ho sottolineato ai colleghi che non capisco perché la Slovacchia non sia stata inserita tra i Paesi con una possibile esenzione, visto che abbiamo accolto decine di migliaia di rifugiati dall’Ucraina. Anche per questo non abbiamo potuto sostenere questa parte relativa al patto sulla migrazione illegale», ha dichiarato Matúš Šutaj Eštok.
Come ha inoltre sottolineato, la Slovacchia, al fianco di Maďarska, non sosterrà nessuna delle alternative di solidarietà finché non saranno avviati negoziati su un’esenzione per la SR. Ha anche affermato che il governo non sostiene nel suo complesso il patto UE su migrazione e asilo, come risulta anche dalla dichiarazione programmatica del governo.
I ministri hanno inoltre approvato la posizione sulle proposte legislative volte ad accelerare e rendere più efficaci le procedure di asilo e i rimpatri dei richiedenti che non hanno diritto alla protezione nell’UE. Si tratta di regolamenti riguardanti il Paese terzo sicuro e il Paese di origine sicuro. Šutaj Eštok accoglie con favore questo passo.
«Insieme a una forte protezione delle frontiere esterne, è uno dei passi che dovrebbe aiutare nella lotta contro la migrazione illegale», ha dichiarato. Allo stesso tempo ha espresso delusione per la lentezza dell’intero processo. (8. decembra)
«Nerozumiem, prečo Slovensko nebolo zaradené medzi krajiny s výnimkou, keďže sme prijali desaťtisíce utečencov z Ukrajiny. Aj preto sme nepodporili túto časť týkajúcu sa paktu o nelegálnej migrácii.» Matúš Šutaj Eštok
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