Bruxelles (ANSA) – Arriva il parere della Banca centrale europea sulla riforma del Patto di Stabilità e crescita. E al ‘fate presto’ aggiunge nuova urgenza: la proposta va bene, ma un accordo va raggiunto “non appena possibile” e al più tardi entro la fine del 2023, perché con un nulla di fatto si rischia “incertezza”. L’intesa “sarebbe fondamentale per ancorare le aspettative per la sostenibilità del debito”. Per l’istituto centrale, poi, è “cruciale” che “gli aggiustamenti di bilancio non arrechino danni agli investimenti”.
E la Bce “raccomanda” che nelle regole sui conti virtuosi dell’Ue ci siano anche “ulteriori salvaguardie per garantire un aumento negli investimenti per le priorità critiche della politica, come la transizione verde e digitale”. E’ un assist alla posizione espressa per l’Italia dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, con la richiesta di una golden rule temporanea in modo che nella regola sulla spesa si tenga conto degli investimenti prioritari nell’Ue, in particolare nella transizione ambientale, energetica e digitale.
Il confronto sulla riforma delle regole economiche europee entrerà nel vivo all’Ecofin informale di Santiago di Compostela a metà settembre, con l’obiettivo di tirare le somme al successivo Consiglio di ottobre. La Germania, capofila dei frugali, chiede un calo prefissato annuo per deficit (0,5%) e debito (1%) in eccesso, e si contrappone alla Francia, contraria a regole automatiche e uniformi che già hanno fallito. La Bce appoggia l’idea di salvaguardie per garantire la riduzione di debito e disavanzo ma afferma di accogliere “con favore” proposte di “aggiustamento minimo” negli anni in cui viene sfondato il tetto del 3% del deficit.
Per il resto Francoforte chiede che le nuove regole sulle spesa abbiano più dettagli, prudenza nell’allungamento dei tempi dei piani nazionali, e una metodologia chiara e trasparente, anche di valutazione: “Si dovrebbe garantire che tali impegni portino a un rafforzamento della crescita potenziale e quindi della sostenibilità del debito” (18 agosto).
Blitz di Zelensky in Olanda e Danimarca, ‘avremo gli F-16, decisione storica’
Roma (ANSA) – Dopo mesi di richieste, l’Ucraina ha ricevuto la garanzia che otterrà gli F-16. Una volta ottenuto il via libera dagli Stati Uniti, Danimarca e Olanda si sono impegnate a consegnare a Kiev una flotta aerea composta da 61 caccia. Amsterdam porterà in dote 42 velivoli da combattimento, Copenaghen altri 19, stando a quanto ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che si è recato in Olanda e Danimarca per chiudere la trattativa.
“Una decisione storica”, ha esultato Zelensky pubblicando un selfie con il primo ministro olandese Mark Rutte, “un altro passo verso il rafforzamento dello scudo aereo dell’Ucraina”. Copenaghen punta a mandare i primi 6 caccia F-16 verso la fine dell’anno. Gli aerei saranno comunque pronti per difendere i cieli ucraini solo alla fine dell’addestramento dei piloti di Kiev, che è già iniziato (come già riportato dal ministro della Difesa Oleksii Reznikov), ma che probabilmente non finirà prima del 2024.
Agli F-16 si potrebbero aggiungere anche gli aerei da combattimento svedesi Gripen. Zelensky ha parlato di discussioni in corso per la fornitura a Kiev dei caccia di Stoccolma, spiegando che i piloti ucraini stanno già testando i jet svedesi. Gli aerei statunitensi sono la prima scelta, non l’unica, ma anche per i Gripen servirà l’ok di Washington visto che fornisce alcune delle componenti dei caccia (20 agosto).
La socialista Armengol eletta presidente del Congresso in Spagna
Madrid (ANSA) – La socialista Francina Armengol è stata eletta nuova presidente del Congresso dei deputati spagnolo. Ex governatrice delle Isole Baleari, Armengol ha ottenuto 178 voti a favore su 350 totali. Per la sua elezione in prima votazione è stato decisivo il sostegno, tra gli altri, da parte dei sette deputati di Junts per Catalunya, il partito secessionista catalano di cui fa parte anche Carles Puigdemont (17 agosto).
In Olanda i liberali aprono all’estrema destra
Bruxelles (ANSA) – Il partito liberale di destra dell’attuale primo ministro olandese Mark Rutte ha dichiarato di essere pronto a governare a fianco dell’estrema destra di Geert Wilders dopo le elezioni legislative anticipate del 22 novembre. Rispondendo alla domanda di un giornalista, il premier uscente ha infatti confermato le dichiarazioni della nuova leader del suo partito, il VVD, che in precedenza aveva dichiarato all’agenzia di stampa olandese ANP di non escludere la partecipazione a una coalizione con il PVV di Wilders. “Sì. Sono completamente d’accordo”, ha affermato laconicamente Rutte, che lascerà la politica alla fine di queste elezioni dopo 13 anni come capo del governo. È una “buona notizia”, ha commentato Geert Wilders su X (ex Twitter). La nuova leader, Dilan Yezilgöz, ministra della Giustizia uscente, è arrivata da bambina come rifugiata nei Paesi Bassi ed è stata protagonista di una stretta delle politiche del partito sulla migrazione (18 agosto).
Crescita record dei fallimenti delle imprese in Ue nel trimestre, in Italia +2,9%
Bruxelles (ANSA) – Crescita record di fallimenti delle imprese nell’Ue nel secondo trimestre dell’anno, con un aumento dell’8,4% e ai massimi da quando è iniziata la raccolta dei dati nel 2015. Nell’Eurozona aumentano del 9%, mentre in Italia la crescita dei fallimenti è del 2,9%. E’ quanto rileva Eurostat. L’Ungheria registra un aumento particolarmente intenso (+40,8%), mentre tra i rialzi più sensibili si segnalano quelli in Estonia (+24,6%) e Ungheria (+40,8%).
Le iscrizioni di nuove imprese risultano invece in leggero calo nell’Ue (-0,6%) rispetto al trimestre precedente, dopo un aumento del 2% nel primo trimestre. Tornando ai fallimenti, nell’Ue aumentano in tutti i settori, a partire dai servizi di alloggio e ristorazione (+23,9%), trasporti e magazzinaggio (+15,2%) e istruzione, sanità e attività sociali (+10,1%).
Rispetto al quarto trimestre del 2019, precedente alla pandemia, il numero di dichiarazioni di fallimento nel secondo trimestre del 2023 è stato più elevato nella maggior parte dei settori dell’economia. con maggiori fallimenti nei servizi di alloggio e ristorazione (+82,5%). In calo invece nell’industria (-11,5%) e nell’edilizia (-2,7% ) (17 agosto).
Questa raccolta è una selezione editoriale basata sulla copertura europea dell’ANSA. La responsabilità editoriale di questa pubblicazione è dell’ANSA. Viene pubblicata il lunedì e il giovedì.