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I funzionari di alto livello della Commissione hanno ricevuto venerdì mattina una delegazione belga per consultazioni sull’uso dei fondi russi. I colloqui si sono svolti in modo costruttivo, ma le preoccupazioni legali e finanziarie del Belgio non sono ancora state risolte, così si è appreso al termine. I negoziati proseguono.

La Commissione sta lavorando a una proposta per attingere ai fondi bloccati della banca centrale russa per sostenere finanziariamente l’Ucraina nei prossimi due anni. Si parla di un ripristino di 140 miliardi di euro che sarebbe finanziato con contante russo bloccato presso la società di intermediazione Euroclear a Bruxelles.

Questo pone il Belgio al centro dei negoziati. Il primo ministro Bart De Wever (N-VA) ha rifiutato il mese scorso di dare il suo consenso a un vertice a Bruxelles. È particolarmente preoccupato per le conseguenze legali e finanziarie e chiede chiarezza sulla base giuridica. Inoltre, il primo ministro richiede garanzie che gli altri Stati membri coprano tutti i rischi finanziari e vuole che anche i fondi bloccati in altri paesi vengano affrontati.

Alla fine, le conclusioni finali di quel vertice non contenevano alcun riferimento ai fondi russi bloccati. I leader hanno chiesto alla Commissione di proporre “opzioni per il sostegno finanziario” il prima possibile, in modo da poter trovare un accordo al loro prossimo vertice il 18 dicembre a Bruxelles.